Quale 2022 attende l’argento?

Dopo un 2021 negativo per l’argento, ecco quali sono le prospettiva per il nuovo anno secondo esperti ed analisti.

Mentre nel 2020, l’argento era riuscito a battere l’oro con una sovraperformance del 51%, nel 2021 non si è comportato altrettanto bene.

A inizio anno valeva 26,37 dollari all’oncia, mentre a fine anno meno di 23 dollari. La domanda degli investitori aveva portato i prezzi ad un massimo di otto anni di 28,55 dollari a febbraio, ma il picco è durato poco e, pochi giorni dopo, i valori erano scesi a 26 dollari.

Impossibile superare i 30 dollari e poi… la discesa

Di fatto, il metallo non è stato capace di superare la resistenza dei 30 dollari e, da giugno in poi, si è incamminato su un percorso al ribasso. Nella seconda metà dell’anno, le prese di profitto da parte degli investitori e la variante Delta del coronavirus che pesava sulla produzione industriale nelle economie più importanti del mondo, hanno gradualmente spinto verso il basso le quotazioni dell’argento.

Più recentemente, la decisione della Federal Reserve statunitense (FED) di tornare a condizioni di normalità monetaria dopo il sostegno pandemico, ha anticipato le aspettative dei mercati di un aumento dei tassi d’interesse americani alla fine del primo semestre 2022. Una condizione che ha raffreddato la domanda di argento e abbassato i prezzi.

Grafico 2021 dei prezzi dell'argento
Grafico 2021 dei prezzi dell’argento

Al di là dei prezzi discendenti, il 2021 ha visto la domanda raggiungere massimi storici. Per la prima volta dal 2015 ha superato 1 miliardo di once, portando il mercato in leggera carenza. Secondo il Silver Institute, lo scorso anno registrerà, per la prima volta in sei anni, un deficit di 7 milioni di once.

Prospettive per il 2022

Probabilmente, si tratta di un deficit destinato a crescere negli anni a venire, a causa della domanda in crescita per l’energia verde, in particolare per i pannelli solari. Entro il 2030, secondo Sprott Asset Management, la domanda di questo segmento crescerà da 250 milioni a 400 milioni di once, rappresentando dal 25 al 40 percento dell’intero mercato dell’argento. Per questa ragione, Sprott Asset Management è piuttosto rialzista sull’argento.

Altri analisti evidenziano però come i benefici per l’argento per lo sviluppo dell’energia verde saranno visibili solo nel lungo termine.

L’inflazione gioca a favore dell’argento

Quello che viene sottolineato da molti osservatori è che l’inflazione soffierà un vento favorevole al prezzo dell’argento nel 2022. Anche se non da subito, i prezzi del metallo ne beneficeranno. Durante il periodo di stagflazione alla fine degli anni ’70 e all’inizio degli anni ’80, le quotazioni dell’argento non salirono subito ma poi, all’improvviso, esplosero verso l’alto.

Ma un altro tema che, ricorrentemente, torna all’attenzione degli investitori è quello della manipolazione del mercato dell’argento. Secondo Butler Research, è stata proprio la manipolazione ad aver trattenuto le quotazioni durante lo scorso anno. Al COMEX, gli interessi delle grandi banche sono stati in grado di limitare e contenere i prezzi attraverso vendite allo scoperto in grandi volumi.

Se poi esaminiamo l’offerta, è improbabile che ci sia un aumento, visto che le miniere d’argento sono poche e che ci vuole molto tempo per avviarne di nuove. Esistono alcuni progetti per nuove miniere, ma sono in fase di sviluppo da diversi anni. Inoltre, persistono seri rischi geopolitici in America Latina, dove hanno sede alcune delle miniere d’argento più importanti del mondo. In Perù, per esempio, la Hochschild Mining potrebbe dover chiudere due delle sue miniere a causa di problemi ambientali.

Dove andranno i prezzi nel 2022?

Metals Focus, società specializzata in consulenza nel settore dei metalli preziosi, è positiva per l’argento e prevede un aumento nel corso del prossimo anno. Le proiezioni indicano un prezzo medio in aumento del 2%, a 25,75 dollari. Inoltre, l’argento dovrebbe sovra-performare l’oro, riducendo il rapporto tra i due a circa 70.

Gli analisti di FocusEconomics sono invece più prudenti e ritengono che i prezzi tenderanno al ribasso dopo il 2023. Nel 2022 i prezzi dell’argento raggiungeranno invece una media di 22,70 dollari prima di scendere ad una media di 21,50 dollari nel 2023.

In ogni caso, gli investitori farebbero bene a concentrarsi sulle mosse della FED che cercherà di contrastare i rischi per la ripresa economica globale, in particolare l’emergere della variante Omicron. Questo, insieme ad un’inflazione crescente, dovrebbe avere un forte impatto sui prezzi dell’argento come bene rifugio.

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