Ci sono brutte notizie per l’oro e per quegli investitori che hanno puntato su un rialzo delle quotazioni nei prossimi mesi. Se siete tra questi, sedetevi e fate un respiro profondo, perché quello che leggerete non vi farà piacere…
L’oro è ritenuto da sempre un metallo prezioso con un suo intrinseco valore monetario, oltre che una copertura contro l’inflazione. Inoltre, in una certa misura, possiamo dire che sia una specie di polizza assicurativa in caso di crisi del sistema monetario tradizionale. L’oro funziona bene anche come diversificatore di portafoglio dal momento che ha una correlazione storicamente bassa con obbligazioni e azioni.
L’oro cresce con l’inflazione e quando i tassi d’interesse scendono
Ciò detto, bisogna tenere presente che l’oro si comporta bene quando la politica monetaria è accomodante (tassi d’interesse bassi) oppure quando ci sono eventi drammatici che costringono gli investitori a rivalutare i rischi (per esempio guerre o instabilità politica). Ma il metallo giallo funziona anche contro l’inflazione.
Calando tutte queste considerazioni nella realtà di oggi, scopriamo che, da una parte, ci troviamo travolti dall’inflazione (transitoria o meno) e, dall’altra, le banche centrali (soprattutto la FED) stanno alzando i tassi molto velocemente. Quali delle due forze prevarrà?
Lo scenario più probabile: la FED avrà la meglio sull’inflazione
Secondo alcuni analisti, nei prossimi mesi (dai 3 ai 12 mesi), i mercati potrebbero iniziare a prezzare il successo della politica monetaria della Federal Reserve americana, ipotesi che attualmente la maggior parte delle persone ritiene impossibile. In altre parole, la FED potrebbe riuscire a domare l’inflazione grazie ai tassi di interesse sempre più alti, in aggiunta alla sfiducia dei consumatori e alla riduzione del loro potere di acquisto. Non appena i mercati si renderanno conto che l’inflazione può tornare sotto controllo, i prezzi dell’oro crolleranno.
Con tassi di interesse che verranno mantenuti alti almeno fino a quando l’inflazione statunitense non tornerà nell’intorno del 2%, i prezzi dell’oro potrebbero reagire negativamente, anche a medio termine.
Prezzi dell’oro in ribasso tra il 15 e il 20 percento
Anche se l’inversione dell’andamento inflattivo non avverrà subito, la FED (come ha più volte dichiarato pubblicamente) aumenterà ancora di più i tassi, accrescendo i rischi di una recessione. Ma i mercati si muoveranno ben prima di arrivare a questo punto e, non appena sospetteranno che l’inflazione sta per essere domata, venderanno oro.
Naturalmente, nessuno ha la sfera di cristallo per prevedere il futuro, ma alcuni analisti internazionali danno come probabile lo scenario di un declino dei prezzi dell’oro tra il 15% e il 20% nei prossimi mesi.
METALLIRARI.COM © ALL RIGHTS RESERVED