Previsioni 2022 per il rame: i prezzi rimarranno alti

Quali sono le prospettive per il rame nel 2022? La maggior parte degli analisti concorda nell’attendersi un anno incerto ma con prezzi ancora sostenuti. Ecco le previsioni dettagliate su prezzi e premi…

Non ci sono dubbi che il 2021 sia stato un’ottimo anno per il rame. I prezzi sono saliti più di quanto gli investitori pensassero e il metallo ha raggiunto il suo livello più alto di sempre. Una performance per nulla scontata, considerando che l’anno precedente i prezzi erano crollati.

Ma, nel 2022, qualcuno pensa che ci possa essere una pausa nel rally del metallo rosso, senza dimenticare che nei prossimi decenni l’offerta di rame è destinata a ridursi e, di conseguenza, a dare una spinta al rialzo delle quotazioni.

Per capire cosa potrebbe succedere nel corso di quest’anno, andiamo ad approfondire cosa si aspettano esperti ed analisti a riguardo.

Un 2021 stellare

Come accennato, il rame viene da un anno memorabile, tanto che nel secondo trimestre ha raggiunto il massimo storico. I prezzi sono aumentati fino a superare i 10.700 dollari per tonnellata sulla scia delle aspettative di una maggiore domanda e della riapertura del mondo a seguito delle rigide restrizioni per il COVID-19.

Grafico rame 3 mesi 2021 LME
Grafico rame 3 mesi al London Metal Exchange

Il rame è stato scambiato sopra i 9.000 dollari per la maggior parte del 2021, un livello che molti analisti non avevano previsto alla fine del 2020. Il mercato ha infatti superato le aspettative della maggior parte degli esperti.

La domanda è stata inaspettatamente forte e l’offerta ha faticato a tenere il passo a causa di problemi operativi e per la chiusura di alcune miniere. Secondo l’International Copper Study Group, il mercato del rame raffinato registrerà un piccolo deficit di 42.000 tonnellate nel 2021, contro un deficit di 479.000 tonnellate nel 2020.

Come si muoverà la domanda nel 2022?

Se nei primi mesi dello scorso anno abbiamo assistito alla riapertura dai lockdown che ha portato ad una maggiore domanda di metalli, nel 2022 non sarà la stessa cosa. Tutti guardano alla Cina, ma la crescita economica del gigante asiatico sta rallentando, così come nel resto del mondo, pesando sulla domanda globale di rame.

Nonostante ciò, la Cina sembra destinata ad accelerare le sue importazioni di rame nel 2022, dopo un periodo di relativa debolezza. Gli analisti del CRU pensano che la Cina dovrà affrontare venti contrari a causa di un rallentamento del settore immobiliare, ma la crescita del mercato dei veicoli elettrici e delle energie rinnovabili alimenterà la domanda di rame in Cina e nel mondo.

Gli investimenti nel settore delle reti elettriche cinesi avranno un’influenza positiva per il rame nei prossimi 5 anni, anche se nel 2022 gli effetti saranno più contenuti che negli anni a venire.

E l’offerta?

Lo scorso anno le forniture di rottame di rame sono aumentare significativamente, colmando il deficit di offerta e in risposta ai prezzi elevati. Probabilmente, nel 2022 le forniture di rottame diminuiranno e ciò aumenterà la pressione al rialzo sulle quotazioni del metallo rosso.

Per Refinitiv, società angloamericana che fornisce dati finanziari, la produzione mineraria globale crescerà, con un aumento annuo di circa il 4% rispetto al 3% del 2021. Sono quasi pronti tutta una serie di grandi progetti minerari che dovrebbero riversare nuovo materiale sul mercato. Tra questi c’é Kamoa Kakula nella Repubblica Democratica del Congo, Grasberg in Indonesia e Spence in Cile.

Inoltre, la Cina è in procinto di costruire alcune nuove miniere di rame, mentre Anglo American avvierà la produzione nella miniera Quellaveco in Perù (300.000 tonnellate di produzione all’anno).

All’opposto, ci sono fondate preoccupazioni circa le miniere peruviane. La miniera di Antamina, una delle più grandi del mondo, ha interrotto la produzione e la miniera di Las Bambas ha annunciato l’intenzione di sospendere la produzione a causa delle proteste dei manifestanti. Il Perù rappresenta circa il 14% dell’offerta mondiale di rame e queste due miniere rappresentano circa il 30 percento della produzione peruviana.

Tutto ciò considerato, secondo Commodity Markets Analytics, il rame sarà in un modesto surplus nel 2022, tanto modesto da non avere un impatto negativo per i prezzi, che rimarranno su livelli abbastanza alti. Le scorte di metallo a livello globale rimarranno basse e qualsiasi interruzione della logistica porterà a carenze localizzate e a potenziali boom dei prezzi.

Le previsioni sui prezzi nel 2022

Per quanto riguarda i prezzi per il 2022, Refinitiv prevede livelli mediamente inferiori a quelli di quest’anno, mentre le analisi di FocusEconomics indicano una previsione minima per il quarto trimestre del 2022 di 6.642 dollari (Euromonitor) e una previsione massima di 12.250 dollari (Goldman Sachs).

Per CitiBank le quotazioni del rame potrebbero scendere del 10% all’inizio dell’anno ma, con la decarbonizzazione che farà crescere i consumi, saranno necessari prezzi più elevati per attirare abbastanza rottame di rame che possa soddisfare la domanda a lungo termine.

Riguardo ai premi, molti operatori di mercato pensano che i premi spot del catodo di rame e gli spread del rottame aumenteranno nella prima metà del 2022, almeno fino a quando le scorte rimarranno basse e le tariffe di trasporto forti. Per la cronaca, ad oggi, i premi dei catodi sono a livelli così alti che non si vedevano dal 2019.

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