La più grande centrale solare galleggiante del mondo è pronta per iniziare la sua attività.
È stata costruita in Cina, galleggiante su una superficie d’acqua profonda dai 4 ai 10 metri. La potenza dell’impianto, costruito dalla Sungrow, è di 40 MW.
La scelta di collocare la centrale solare in un lago è nata dall’idea di utilizzare un’area dove, in precedenza, c’era una centrale a carbone che aveva completamente mineralizzato l’acqua, rendendola di fatto inutilizzabile. Il lago stesso si era formato dopo anni di operazioni di estrazione, quando la terra circostante è collassata creando una enorme cavità riempita con acqua piovana.
Il vantaggio di un pannello fotovoltaico galleggiante, oltre allo sfruttamento di una superficie inutile, consiste nel fatto che l’acqua raffredda naturalmente tutto il sistema, migliorando l’efficienza della generazione energetica e limitando i danni a lungo termine di un calore eccessivo.
Inoltre, per un paese come la Cina, con più di 100 città abitate da almeno un milione di persone, un impianto fotovoltaico galleggiante evita di occupare spazio in regioni densamente popolate.
Ma esiste anche un altro vantaggio: questi pannelli fotovoltaici realizzati per funzionare nonostante gli elevati livelli di umidità, impediscono l’evaporazione dell’acqua fresca.
Sembrerebbe che, proprio nel momento in cui gli Stati Uniti hanno deciso di ignorare il problema del riscaldamento globale lasciando il peso di trovare delle soluzioni al resto del mondo, la Cina si stia impegnando significativamente nella riduzione delle emissione di anidride carbonica. Dopo essere stato la pecora nera dell’inquinamento globale, ha seriamente voltato pagina.
Oggi, sembra destinata a diventare leader mondiale nell’adozione di energie rinnovabili, per aprire la strada verso un futuro più verde e più sostenibile.
Il futuro dell’umanità è direttamente legato al futuro delle energie rinnovabili e la Cina sembra essersene resa conto.
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