Le pietre verdi più preziose del mondo? Gli smeraldi…

Colore verde e rarità fanno degli smeraldi una delle varietà di gemme più costose. Ma non tutte le pietre verdi sono smeraldi e sul mercato c’è molta confusione a riguardo. Ecco una guida per capire e apprezzare queste meravigliose pietre.

Per oltre 5000 anni, gli smeraldi sono stati tra le gemme colorate più preziose e desiderate. Le antiche civiltà dell’Africa, dell’Asia e del Sud America arrivarono a scoprirli indipendentemente, considerandoli come le pietre più preziose esistenti.

Ai nostri giorni, lo smeraldo, insieme al rubino e allo zaffiro, fa parte dei cosiddetti Big Three delle pietre colorate. I Big Three generano un indotto economico superiore a quello di tutte le altre pietre preziose colorate.

Tutti noi, quando pensiamo allo smeraldo pensiamo automaticamente al colore verde, ma non è sempre esattamente così. Infatti, gli smeraldi appartengono alla famiglia del minerale di berillo, che si trova in un numero ristretto di località in tutto il mondo. Il berillo, quando è puro, è incolore ed è anche noto come goshenite. Ma quando sono presenti tracce di cromo o di vanadio nel minerale, si sviluppa il colore verde. Nel caso ci sia del ferro, il verde diventa verde bluastro o verde giallastro.

Smeraldo o berillio verde?

Lo smeraldo è quella varietà di berillio il cui colore rientra nell’intervallo che va dal verde bluastro al verde e al verde leggermente giallastro. Per essere chiamato smeraldo il colore deve essere forte, altrimenti è un berillio verde. Se il colore è blu verdastro, si definisce come acquamarina, se è giallo verdastro come heliodor.

In realtà, in molti paesi, qualsiasi berillo con un colore verde, per quanto debole, viene erroneamente chiamato smeraldo. Tuttavia, anche tra gli esperti, c’è una certa confusione tra lo smeraldo e il berillio verde e c’è chi li distingue in base alla presenza di cromo per il primo, o di vanadio per il secondo.

In ogni caso, uno smeraldo deve avere un colore verde ricco e intenso, altrimenti sarebbe corretto chiamarlo berillio verde. Di conseguenza, è scorretto e ingannevole chiamare smeraldo un berillio di qualsiasi altro colore. Per esempio, il nome di smeraldo giallo è totalmente fuorviante.

Una pietra fragile e delicata

Non tutti sanno che gli smeraldi hanno un problema di durata. Infatti, la gran parte di queste pietre contiene numerose inclusioni e fratture che raggiungono la superficie. Queste indeboliscono la pietra, la rendono fragile e soggetta a rotture. È raro trovare uno smeraldo che non presenti inclusioni e fratture che raggiungono la superficie o visibili ad occhio nudo. Ecco perchè la maggior parte degli smeraldi tagliati sono trattati con oli, cere, polimeri o altre sostanze che penetrano nelle fratture e rendono i difetti meno evidenti. Tuttavia, anche se questi trattamenti possono migliorare l’aspetto dello smeraldo, difficilmente migliorano la durata della gemma che, nel tempo, si può scolorire o deteriorare.

Si può ben dire che lo smeraldo non è una pietra da indossare tutti i giorni. Certamente, è più adatto per ciondoli e orecchini, solitamente meno soggetti all’usura rispetto ad anelli e braccialetti.

Colombia, la cassaforte di quasi tutti gli smeraldi del mondo

Le condizioni affinché si formi uno smeraldo nella crosta terrestre sono molto improbabili. Ma, la zona del pianeta dove sono stati trovati la maggior parte degli smeraldi del mondo è la Colombia, che si stima rappresenti il ​​70-90% del mercato mondiale dello smeraldo.

Gli smeraldi colombiani sono tra i più puri del mondo perché i depositi della Colombia sono gli unici sulla Terra che si trovano nelle rocce sedimentarie, piuttosto che nelle rocce magmatiche. Nel 1999, a Muzo, uno dei più ricchi distretti minerari di smeraldi del paese, fu trovato lo smeraldo più prezioso del mondo: il Tena Emerald, una pietra da 2.000 carati.

Smeraldi naturali, sintetici, alternativi e imitazioni

Tuttavia, non esistono soltanto gli smeraldi naturali. Risale infatti alla metà dell’Ottocento la produzione dei primi smeraldi sintetici, ma fu solo negli anni ’30 che Carroll Chatham iniziò a produrne in quantità commerciali. Queste pietre, note anche come smeraldi da laboratorio, hanno la stessa composizione chimica e la stessa struttura cristallina degli smeraldi naturali. Hanno in genere una chiarezza superiore e un aspetto più uniforme delle pietre naturali di costo equivalente.

Ovviamente, non c’è niente di sbagliato nelle pietre sintetiche di qualsiasi tipo, purché la loro origine sintetica sia chiaramente indicata per il consumatore. Molte persone acquistano smeraldi sintetici e li apprezzano perché possono apparire di maggiore bellezza, ad un costo inferiore.

Per quanto riguarda invece le imitazioni, sono materiali che hanno un aspetto simile alle gemme naturali e sono usati da sostituti. I più comuni sono il vetro verde, lo spinello sintetico verde, la zirconia cubica verde e il granato verde di ittrio e alluminio.

E arriviamo alle pietre alternative, che altro non sono che pietre naturali con un colore verde, acquistate da chi vuole semplicemente una gemma verde. Solitamente hanno costi inferiori agli smeraldi.

Infine, dopo tante parole sugli smeraldi, non poteva mancare la regola più importante per chiunque si appresti ad acquistare una gemma più o meno preziosa, verde o di qualsiasi altro colore: “Comprate soltanto quello che vi piace!

METALLIRARI.COM © SOME RIGHTS RESERVED



LA LETTURA CONTINUA...