Parlando di risorse naturali dell’Ecuador, vengono subito in mente petrolio e gas, che costituiscono una parte importante delle esportazioni del paese e del suo prodotto interno lordo.
Tuttavia, questa paese sudamericano è ricco anche di risorse minerarie, dal rame al molibdeno, dallo zinco al piombo e dall’oro all’argento. Tutto ciò, in un clima politico che sembra diventato favorevole agli investimenti nel settore, al contrario di quanto accaduto nel 2013, per esempio, quando la Kinross Gold fu bloccata dal governo nel suo imponente progetto minerario di Fruta del Norte.
Secondo un recente rapporto di BMI Research, l’Ecuador sarà sempre di più un polo attrattivo dell’America Latina per gli investimenti nel settore minerario, grazie ad una combinazione di normative favorevoli, di notevoli riserve d’oro e di rame e di una politica del nuovo presidente Lenin Moreno che vuole favorire lo sviluppo del settore.
Grazie a questi cambiamenti, il paese si aspetta che gli investimenti nel settore minerario possano crescere del 360% nei prossimi quattro anni rispetto al periodo 2013-2016. La somma degli investimenti previsti ammonta a più di 4 miliardi di dollari.
Un buon indice del fermento in atto, sono i numerosi incontri degli ultimi mesi tra funzionari governativi e tre giganti minerari come BHP Billiton (il più grande operatore minerario del mondo), Newcrest Mining (il più grande produttore di oro dell’Australia), Hancock Prospecting (la società della miliardaria Gina Rinehart).
In questo contesto, anche l’estrazione di oro ne trarrà beneficio, così come le aziende che operano nel settore. Perciò, diventa particolarmente interessante conoscere meglio quali sono le più importanti società aurifere dell’Ecuador che, con ogni probabilità, daranno buone soddisfazioni ai propri azionisti.
Ecco un sintetico elenco:
- Lundin Gold (ex Fortress Minerals)
- Solgold
- Lumina Gold
- INV Metals
- Aurania Resources
- Dynasty Metals & Mining
- Toachi Mining
- Salazar Resources
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