Le borse valori di mezzo mondo stanno festeggiando i livelli record raggiunti. Guadagnare soldi investendo su pezzi di carta è straordinariamente remunerativo e molti sorridono pensando ai vecchi investitori che compravano fisicamente oro e argento, una moda ormai superata.
Ma come qualche volta accade, mentre tutti i riflettori sono puntati sui mercati finanziari azionari, gli eventi che contano e che determineranno il destino finanziario di molti, si stanno verificando nei mercati fuori moda dell’oro e dell’argento.
La domanda di oro fisico e di argento sta crescendo su tutto il mercato internazionale e le banche hanno problemi di approvvigionamento senza precedenti.
Poiché la domanda fisica continua a crescere, la catena di S.Antonio su cui si basa il commercio di carta al COMEX (il principale mercato per metalli come oro e argento, con sede a New York), è sempre più vicina al punto di rottura. Quando succederà vedremo i prezzi di oro e argento a livelli che non abbiamo mai visto prima.
Le banche centrali del mondo hanno fatto “promesse di carta”, che superano di gran lunga la quantità di oro fisico e argento disponibili. Poiché questo tipo di schema funziona bene soltanto se tutti non chiedono il proprio metallo prezioso nello stesso momento, è evidente che l’attuale richiesta di oro fisico ed argento da parte di molti investitori sta creando enormi problemi.
Nel corso degli ultimi due anni la Germania, insieme ad altri paesi, ha fatto di tutto per rimpatriare una parte delle proprie riserve di oro, dalle 300 alle 500 tonnellate secondo alcune fonti. Ma i lingotti d’oro depositati presso banche centrali come la Federal Reserve di New York e che avrebbero dovuti essere disponibili, fino ad oggi non lo sono stati.
Nel caso della Germania, non avrebbero dovuto esserci problemi per il governo degli Stati Uniti e per la Federal Reserve, dal momento che hanno sempre affermato di avere la più grande riserva d’oro del mondo. E invece cosa è successo? Nel 2013 la Germania è riuscita a recuperare solo 5 tonnellate di oro (meno del 10% delle 84 tonnellate che erano state programmate per il rimpatrio). I tedeschi sembrano aver rinunciato del tutto a recuperare l’oro per un motivo abbastanza semplice: l’oro non c’è.
Negli ambienti finanziari i campanelli d’allarme stanno suonando e ciò giustifica la crescente domanda di oro fisico che sta mettendo sotto stress tutto il sistema.
Secondo un manager di un hedge fund di Hong Kong “… ci sono gravi tensioni sul mercato dell’oro. Non ho mai visto una cosa del genere nella mia vita. Ci sono i grandi poteri al lavoro e le banche stanno annaspando per poter consegnare l’oro fisico dove il mercato lo richiede…“
Banche come JPMorgan, ma non solo, sono in ritardo con la fornitura di lingotti e questi ritardi si stanno allungando.
Soltanto i clienti di JPMorgan hanno ritirato dalle 40 alle 60 tonnellate di oro da dicembre 2012. Sembra che gli investitori stiano cominciando a perdere la fiducia nelle banche e nella loro capacità di far fronte agli impegni presi.
Quando il sistema di carta che le banche hanno creato intorno all’oro e all’argento crollerà, le quotazioni dei metalli preziosi raggiungeranno livelli difficilmente immaginabili.
E non sarà una sorpresa per tutti gli investitori che prediligono la vecchia moda vintage di possedere fisicamente metalli preziosi.
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