Oro e coronavirus: il contagio colpisce anche le miniere

Il coronavirus è stato uno tsunami anche per il settore aurifero. Esploratori, minatori e produttori di oro si trovano ad affrontare una situazione senza precedenti. Ecco come si stanno muovendo…

Sul mercato dell’oro, l’epidemia di COVID-19 ha scatenato enormi oscillazioni di prezzo. Certo, meglio che nel caso di altri metalli, che sono stati spinti soltanto verso il basso, ma comunque una condizione sfavorevole per chi produce o estrae metallo giallo.

Inoltre, le aziende minerarie aurifere sono alle prese con la sospensione o la rimodulazione della produzione, oltre che con molti cambiamenti nel modo di operare. Qui di seguito abbiamo raccolto come si stanno muovendo alcuni produttori nel mondo per dare un’idea più precisa di cosa stia davvero succedendo.

Anche i giganti minerari fermano la produzione

Prendiamo il caso della B2Gold, con tre miniere d’oro e vari progetti di esplorazione e sviluppo nelle Filippine, in Namibia, nel Mali e in Colombia. L’azienda ha dovuto sospendere le estrazioni nella sua miniera di Masbate (Filippine) a causa della carenza di carburante causata dalle restrizioni per il coronavirus. Stessa condizione per le trivellazioni in atto in Colombia.

La Barrick Gold, la più grande società mineraria aurifera del mondo, ha intrapreso tutta una serie di attività precauzionali per il COVID-19, tra cui la sospensione dei viaggi di lavoro e dei progetti non essenziali.

Altro caso quello della Agnico Eagle Mines, che ha deciso di ritirare i suoi dipendenti dalle sue operazioni sul territorio, tra cui quelli nelle miniere di Meliadine e di Meadowbank (Canada).

Core Gold, che opera in Ecuador, ha sospeso le operazioni nella sua miniera di Dynasty Goldfield. Secondo la società, la situazione del COVID-19 nel paese è drasticamente peggiorata e non è possibile prevedere quando la miniera tornerà ad operare.

Un altro importante produttore, la Newmont, ha dichiarato che ridurrà la produzione nella sua miniera d’oro di Yanacocha, in Perù, a causa delle restrizioni governative introdotte a causa del COVID-19. Inoltre, ha messo in manutenzione tre miniere: Musselwhite (Ontario), Eléonore (Quebec) e Cerro Negro (Argentina).

Un’incertezza senza precedenti

Oltre alle società sopra elencate, un gran numero di altri minatori ha preso precauzioni e misure preventive per fermare la diffusione del coronavirus. Tali misure comprendono la totale o parziale chiusura degli impianti produttivi.

La situazione non ha precedenti e una grande incertezza per i prossimi mesi sta attanagliando tutti gli operatori.

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