A sud di Londra, negli stabilimenti che raccolgono rottami metallici, la crisi e l’austerità si sentono in modo completamente diverso rispetto al resto del mondo.
Da queste parti la domanda di forni a microonde, automobili, aspirapolveri, computer, lavatrici e frigoriferi sta crescendo progressivamente, così come i prezzi.
Avidi di lavatrici, aspirapolveri e frigoriferi
Si tratta di generi di consumo destinati alla rottamazione, che i commercianti di rottami di questa zona stanno cercando avidamente, per i metalli che essi contengono.
Sono cantieri che sono nati 30 o 40 anni fa e che continuano ad operare in questo business fiorente. Per esempio, un singolo cantiere trasforma 200 tonnellate di rottami metallici, pagandoli circa 100.000 euro ogni settimana. Ciò fa la felicità del piccolo esercito di raccoglitori di rottami che, tutti i giorni, fanno la spola con Londra alla caccia di qualsiasi vecchio oggetto metallico che possa essere rottamato.
La carriera lavorativa inizia da ragazzini, senza esami o diplomi ed è fatta soprattutto di duro lavoro fisico ma anche di lauti guadagni.
Tra l’esercito di raccoglitori vi sono anche membri di bande criminali, ex-galeotti e gente considerata poco raccomandabile. Per loro è l’occasione per guadagnare fino a 1.000 euro al giorno onestamente, contribuendo al riciclo di materiali che altrimenti verrebbero dispersi e contribuirebbero ad inquinare qualche discarica.
In realtà, tra di loro, c’è ancora qualcuno che gioca sporco. I furti di metallo sono in crescita, in linea con la domanda del mercato. Colpiscono soprattutto i tetti delle chiese, le statue in bronzo e i cavi delle linee ferroviarie.
Per chi invece è riuscito ad aprire un cantiere i profitti sono ancora maggiori, almeno 40.000 euro al giorno.
Rottami per mangiare bistecca tre volte alla settimana
“Qui la recessione non sappiamo proprio cosa è. Sappiamo soltanto che vogliamo mangiare bistecca tre volte a settimana, vogliamo una bella macchina, voglio comprare tutto quello che ci pare” dice Adam, uno sfascia-carrozze che ha lasciato gli studi quando aveva 15 anni, per raccogliere rottami con il nonno.
L’unica cosa di cui queste persone non riescono a rendersi conto è come sia possibile che ci sia qualcuno che butta via così tante cose di metallo, di così grande valore.
Ma la pazzia della civiltà dei consumi è anche questo, una vera fortuna economica per i milionari dei rottami metallici.
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