Una merce rara con un grande potenziale di crescita? Ecco l’elio…

L’elio potrebbe essere la prossima commodity a registrare un boom dei prezzi. Ecco una panoramica di questo mercato sconosciuto ma importante.

La merce rara offre sempre qualche sorpresa, soprattutto quando il mondo scopre di averne bisogno e di non averne abbastanza. A quel punto gli investitori, prima i meglio informati e poi tutti gli altri, cominciano ad interessarsene e la bolla comincia a gonfiarsi.

È già successo con alcuni metalli delle terre rare, con il potassio, con la grafite, con il cobalto, con il vanadio e persino con la marijuana! Adesso potrebbe toccare all’elio…

Perché l’elio è così importante

L’elio è un gas raro sulla Terra. Ha il punto di fusione più basso di tutti gli elementi (-272,2 °C), il che lo rende il prodotto di riferimento quando si tratta di raffreddamento.

L’elio liquido viene utilizzato per raffreddare qualsiasi cosa, dai magneti nelle macchine a risonanza magnetica (MRI) ai supercomputer e ai data center. Circa il 30% della fornitura mondiale di elio va negli scanner MRI, mentre un altro 20% va alla produzione di dischi rigidi e semiconduttori.

Le grandi aziende tecnologiche come Google, Facebook, Amazon e Netflix utilizzano molto l’elio nei loro enormi data center. C’è da pensare che, nel prossimo decennio, questo segmento del mercato registrerà una grande crescita.

Nel complesso, il mercato globale dell’elio valeva circa 10,6 miliardi di dollari (dati 2019), ma si prevede che crescerà ad un tasso di crescita annuale dell’11% e raggiungerà circa 15,73 miliardi di dollari entro il 2023. L’aumento significativo dei consumi di elio potrebbe far crescere i prezzi di questo gas nei prossimi due anni.

Anche se si tratta del secondo elemento più abbondante nell’universo (il primo è l’idrogeno), nell’atmosfera terrestre è molto raro, con una concentrazione di appena 5,2 ppm. Inoltre, a causa del suo peso leggero e delle piccole dimensioni del suo atomo, l’elio si disperde facilmente nello spazio ed è incredibilmente difficile da immagazzinare.

La più grande fonte di elio del mondo è ormai esaurita

Per decenni, gli Stati Uniti sono stati il ​​più grande produttore mondiale, rappresentando circa il 40% dell’offerta. Tuttavia, la Federal Helium Reserve ad Amarillo, in Texas, la più grande fonte di elio al mondo negli ultimi 70 anni, è ora esaurita. Di conseguenza, i prezzi sono aumentati e potrebbero continuare a farlo per anni.

La maggioranza della nostra fornitura di elio proviene da giacimenti di gas naturale e, purtroppo, sono pochissime i nuovi giacimenti scoperti. A questo si aggiunge il fatto che non si vede all’orizzonte nessun sostituto dell’elio. Di fatto, perciò, lo squilibrio tra domanda e offerta sembra portare verso un boom del prezzo dell’elio.

Certamente, per un investitore, non esistono altre opzioni per sfruttare questa risorsa che investire in società di gas naturale che possiedono i depositi più ricchi di elio, preferibilmente con concentrazioni di questo gas superiori all’1,5%. In molti casi si tratta di società la cui attività è rivolta anche ad altre materie prime come potrebbero essere carbone, rame e zinco, ma anche germanio, indio, cadmio e altro.

Per tutte queste ragioni, si tratta di un investimento che richiede una certa esperienza e una buona dose di conoscenze circa il business dell’azienda su cui investire. Ma le soddisfazioni non dovrebbero mancare…

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