I camion fanno pochi chilometri, l’edilizia ha rallentato e la fiducia del sistema industriale è sul pavimento. Tanto basta per sgretolare i consumi della più grande economia d’Europa.
Gli ultimi dati sulla domanda di diesel in Germania rivelano un’ulteriore diminuzione. Il sondaggio condotto da Argus su circa il 10% dei rivenditori tedeschi mostra un calo del 20% nei primi venti giorni di giugno rispetto a maggio e del 30% nell’anno.
Sentiment economico in discesa
L’Ufficio Federale di Statistica conferma la tendenza, con un chilometraggio dei veicoli pesanti (HGV) a maggio in discesa dell’1,2% rispetto all’intero anno. La valutazione del chilometraggio dei mezzi pesanti è un termometro importante per capire lo stato dell’industria tedesca, così come i consumi di diesel, il carburante stradale standard per i motori dei mezzi pesanti.
Come accennato, anche il sentiment economico sta finendo sotto le scarpe. Il Leibnitz Institute for Economic Research (IFO), con il suo ultimo Business Climate Index, mostra una discesa del 4% a giugno e del 4,2% nell’anno. Secondo l’IFO, il clima imprenditoriale nel settore manifatturiero della Germania è notevolmente peggiorato e le aspettative sono scese al livello più basso da novembre dello scorso anno. Molte aziende ritengono di avere un portafoglio ordini troppo basso.
Anche l’edilizia è in peggioramento
Anche nel settore edile il clima è in peggioramento. Ad aprile il numero di permessi per costruire nuove abitazioni è diminuito di circa un terzo rispetto all’anno scorso.
Ma non è soltanto la Germania a sentire che l’economia è in crisi. Tutta l’Eurozona si trova ad affrontare condizioni economiche in peggioramento. A giugno, l’indice HCOB Composite Purchasing Managers’ Index (PMI) per la zona euro è sceso a 50,3 da 52,8 a maggio, evidenziando un peggioramento delle aspettative dei responsabili degli acquisti nei settori manifatturiero e dei servizi.
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