La prima volta che si cominciò a parlare di argento colloidale, fu nel 1915 quando venne pubblicizzato dal dottor GL Rohdenburg per le sue capacità di trattare i tumori.
Da allora, il dibattito sull’efficacia di questo prodotto per la salute non si è fermato. Anche perché il divario tra il parere di chi ne sostiene l’efficacia e chi ne sostiene l’inutilità e i possibili danni, è enorme.
I sostenitori dell’argento colloidale credono nelle sue capacità di lenire le scottature, riparare le ferite ai tessuti della pelle e guarire le cicatrici. Al contrario i detrattori sottolineano che tali risultati non sono mai stati riportati su riviste mediche autorevoli. Inoltre, può avere effetti collaterali come convulsioni, danni renali, affaticamento e irritazione della pelle.
Ma che cosa è l’argento colloidale? Un colloide è una sostanza che è microscopicamente dispersa in un’altra sostanza. Nel caso dell’argento colloidale, le particelle di argento sono disperse in acqua.
L’argento colloidale veniva largamente usato come antibiotico durante gli anni ’20 e gli anni ’30, subito dopo la sua scoperta.
Dopodiché fu soppiantato dai moderni antibiotici.
L’interesse per l’argento colloidale si è riacceso durante gli anni ’90, quando divenne abbastanza popolare tra i professionisti della medicina alternativa.
I presunti benefici vanno dalla cura delle eruzioni cutanee alla cura dell’acne. Ma anche a migliorare la capacità del sistema immunitario a combattere raffreddori e virus influenzali.
Inoltre è usato come un trattamento ad ampio spettro per le infezioni da batteri, virus e funghi.
I detrattori dell’argento colloidale sostengono che può danneggiare le proteine e rendere altri farmaci meno efficaci, oltre ad essere rischioso per le donne incinte che potrebbero avere delle anomalie fetali.
Naturalmente spetta ai singoli individui decidere se i potenziali benefici dell’argento colloidale superano i possibili effetti collaterali, ma alcune associazioni mediche consigliano di non usare mai l’argento colloidale come un sostituto alle le cure mediche convenzionali o come motivazione per rimandare l’assistenza sanitaria tradizionale nel momento in cui insorge un problema medico.