La riscossa dell’argento si avvicina?

Con prezzi dell’argento così bassi, sono in molti a domandarsi se non sia arrivato il momento di comprare.

I prezzi dell’argento stanno attraversando un fase di grande volatilità, cosa che non rappresenta una novità dal momento che si tratta di un mercato ciclico che attualmente potrebbe essere arrivato ad un punto di svolta.

Il 2016 potrebbe essere l’inizio di un nuovo ciclo, guidato soprattutto dai grossi investitori che negli ultimi anni sono stati lontani dai metalli preziosi. È il caso dei fondi d’investimento generalisti, carichi di liquidità da allocare in settori ad alto potenziale di profitto.

Una posizione esattamente contraria a quella dei fondi d’investimento specializzati in materie prime e alle società minerarie, che hanno attraversato anni a dir poco disastrosi. Nessuno prevedeva quanto in basso potesse andare il mercato delle materie prime, argento compreso, e solo i più pessimisti indicavano i 20 dollari come l’evento peggiore per il metallo bianco. Tuttavia, come ben sanno gli investitori, i prezzi sono scesi ben oltre, addirittura al di sotto dei costi di produzione.

Sono in molti a domandarsi quanto possano resistere le società minerarie che estraggono argento

In un simile contesto sono in molti a domandarsi quanto possano resistere le società minerarie che estraggono argento. Molte aziende del settore se la stanno passando molto male e non hanno le risorse da impiegare nell’esplorazione mineraria. Tuttavia, le miniere sono dure a morire e spesso è molto meglio mantenere una miniera aperta, anche se il bilancio è vicino al pareggio, che non cessare l’attività.

Naturalmente, quello che più interessa  è cosa c’è da aspettarsi riguardo ai prezzi nel prossimo futuro. Molti operatori del settore ritengono che i livelli attuali di prezzo sia già oltre al fondo, anche se il mercato non ne ha una chiara consapevolezza.

Il rapporto esistente tra oro e argento (80:1) evidenzia come l’attuale situazione sia insostenibile. Un motivo per il quale l’argento sembra una scommessa migliore rispetto all’oro, in considerazione che un rapporto di 10:1 non è per nulla irraggiungibile.

Certamente, ci vorrà del tempo prima di rivedere il sorriso sul volto degli investitori in argento, ma ci sono ottime probabilità che il 2016 sia l’anno della svolta.

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