Mentre il prezzo dell’oro ha continuato a scendere nel corso dell’ultimo trimestre, la domanda di metallo giallo è scesa a sua volta.
Secondo gli ultimi dati del World Gold Council, la domanda d’oro è scesa del 12% nel secondo trimestre di quest’anno, registrando un minimo da 6 anni a questa parte.
La domanda d’oro è cresciuta in Europa e negli Stati Uniti ma questa crescita non è stata sufficiente a compensare il rallentamento della domanda dei consumatori in Cina e India, che hanno contribuito per circa la metà del calo della domanda.
Per l’oro è stato un mercato difficile in questo trimestre, in particolare in Asia, a causa del crollo della domanda indiana e cinese. Un po’ l’opposto del mercato dei gioielli in occidente, che ha beneficiato di una maggiore fiducia economica portando ad una crescita continua della domanda dei consumatori. Le cause della contrazione asiatica sono da collegare alle forti piogge cadute in India nei primi mesi dell’anno e alla successiva siccità, che hanno messo sotto pressione i redditi rurali e, di conseguenza, la domanda d’oro.
In Cina, la domanda è diminuita del 5% nell’ultimo trimestre come conseguenza del rallentamento della crescita del PIL e delle fluttuazioni del mercato azionario cinese.
Tuttavia, le banche centrali stanno ancora comprando parecchio oro, per un totale di 137 tonnellate nel trimestre. Con questo, sono 18 trimestri consecutivi che le banche sono acquirenti netti di oro.
Inoltre, negli Stati Uniti, i timori per la Grexit, ha fatto risalire la domanda di investimenti al dettaglio in oro del 19%, anno su anno, mentre le vendite di lingotti e moneta hanno toccato un massimo durante il mese di giugno.
Anche sul versante dell’offerta, i numeri sono scesi: -5%.
Con ogni probabilità, la produzione di oro fino alla fine dell’anno continuerà a scendere, con le industrie minerarie alle prese con i problemi di un mercato sempre più difficile che impone una migliore gestione dei costi estrattivi e un’ottimizzazione di tutte le operazioni minerarie.