La precaria situazione economica della Grecia ha complicato incredibilmente tutte le attività delle aziende e dei privati, soprattutto a causa dei severi controlli finanziari.
La risposta di molti cittadini greci a queste difficoltà è stato il ricorso al bitcoin, come strumento per mantenere il controllo delle proprie finanze. Qualcuno vede la cripto-moneta anche come un investimento in un nuovo oro digitale.
Secondo la CNBC, il colosso dell’informazione americano, il governo greco ha messo in atto una serie di misure di controllo sui capitali che impediscono agli investitori greci di ritirare più di 50 euro al giorno dalle banche greche.
Questa restrizione è stata particolarmente dura per le piccole imprese che hanno bisogno di pagare o emettere fatture per poter sopravvivere. Nella lotta per ottenere l’accesso al contante, il bitcoin è stato visto come un possibile alleato.
Naturalmente, è impossibile conoscere quanti siano i greci che sono ricorsi alla cripto-valuta, poiché il bitcoin è per sua natura decentrato e anonimo. Tuttavia, gli aumenti delle quotazioni della valuta elettronica durante l’estate, sono stati collegati alla crisi economica greca.
Ancora nel mese di giugno, Reuters informava che i greci si stavano rivolgendo alla moneta digitale, quando la fiducia nel governo iniziava ad incrinarsi. In quei momenti i risparmiatori greci preferivano tenere i soldi in beni privati come l’oro e il bitcoin.
La crisi greca ha ricordato a tutti come l’oro e il bitcoin siano materie preziose durante i periodi di instabilità governativa ed economica. Inoltre, le similitudini tra i due diventano sempre più evidenti, trattandosi in entrambi i casi di beni scarsi e divisibili.
Tuttavia i greci hanno trovato più vantaggi nel bitcoin che nell’oro, dal momento che la valuta digitale può essere utilizzata per pagare le bollette e acquistare beni e servizi, proprio come una moneta tradizionale. Ciò spiega il successo del bitcoin in Grecia durante questi periodi tumultuosi.
Thanos Marinos, fondatore del primo mercato di bitcoin in Grecia, il BTCGreece, ha dichiarato a luglio che la domanda era aumentata del 500% nelle ultime 4 settimane.
Mentre la Cubits, una piattaforma europea di cripto-valute, sta installando più di 1.000 sportelli automatici in tutta la Grecia, Thanos Marinos prevede di installare i primi bancomat a ottobre, cosa che renderà più facile alle aziende accettare transazioni in bitcoin in alternativa all’euro.
Toccherà alla Grecia guidare la nuova rivoluzione cripto-finanziaria?