Là, dove le imposte non esistono. Ecco 7 paesi esentasse…

Esistono numerosi paesi che offrono ad investitori e imprenditori la possibilità di ottenere la residenza e di non pagare imposte. Ecco la lista completa di questi paradisi fiscali.

La diversificazione su scala internazionale comprende anche ottenere una seconda cittadinanza, per avere un passaporto di riserva e, di conseguenza, diversificare gli obblighi fiscali.

I cittadini italiani possono avere quanti passaporti vogliono e ciò costituisce un vantaggio non da poco. Sotto questo aspetto l’Italia può vantarsi di essere una delle nazioni più liberali d’Europa. In paesi come Austria, Giappone e Norvegia, tanto per fare degli esempi, è impossibile avere una doppia cittadinanza.

Comunque, anche senza arrivare alla doppia cittadinanza, avere la residenza in paesi con una bassa tassazione o, addirittura, in paesi esentasse, consente una maggiore libertà. In altre parole, la libertà di scegliere di stare nel paese dove si è trattati meglio.

Per chi ha in mente di pagare zero imposte o meno imposte possibili, esistono due strategie, entrambe nel totale rispetto della legge.

La prima è di avere la residenza in un paese che impone tasse e altre imposte sul reddito soltanto sui profitti all’interno dei confini nazionali. In queste giurisdizioni il reddito estero non viene tassato. La lista di questi paesi è abbastanza nutrita: Anguilla, Costa Rica, GeorgiaGibilterra, Guatemala, Macau, Malesia, NicaraguaPanama, Paraguay, Singapore, Hong Kong.

La seconda strategia è di diventare residente in uno di quei paesi che proprio non impongono imposte sul reddito o sulle plusvalenze. A questo proposito, di seguito troverete una rapida panoramica di 7 paesi completamente esentasse.

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Bahamas

Le Bahamas hanno deciso di basare la propria economia sul turismo e di non tassare tutti gli stranieri residenti. Non ci sono imposte sul reddito e i residenti alle Bahamas non pagano tasse nemmeno sui profitti ottenuti in quasiasi parte del mondo. Per la residenza temporale, rinnovabile di anno con anno, è necessario pagare una tassa di 1.000 dollari, ma investendo 250.000 dollari nel settore immobiliare si ottiene la residenza permanente.

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Isole Vergini Britanniche

Comprare la residenza nelle Isole Vergini Britanniche non è complicato e richiede soltanto un po’ di tempo e pazienza per seguire tutti i passaggi burocratici necessari. Il costo è di 1.000 dollari.

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Brunei

Ottenere la residenza in questo piccolo paese del Borneo è possibile, ma decisamente costoso. Il Sultano del Brunei non ha troppo bisogno di attirare nuovi investitori e, perciò, le residenze non sono economiche. Naturalmente, chi nasce in Brunei, è probabile che non conosca nemmeno il significato della parola tasse.

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Isole Cayman

Anche sulle Isole Cayman, la residenza è costosa. Le autorità locali cercano di attirare soltanto investitori molto facoltosi, trascurando del tutto la classe media. Per vivere a Grand Cayman, serve un reddito annuo di quasi 150.000 dollari e investire 500.000 dollari in proprietà immobiliari o in società locali.

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Monaco

Questa è un’altra residenza difficile, ma molto esclusiva e ricercata. Per ottenerla serve un deposito bancario monegasco di almeno 500.000 euro e un investimento immobiliare di pari importo.

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Isole Turks e Caicos

Il programma di residenza economica di queste isole offre permessi di soggiorno rapidi agli stranieri che spendono almeno 300.000 dollari per costruire o ristrutturare un’abitazione oppure che investono almeno 750.000 dollari in una società locale.

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Vanuatu

Vanuatu è un altro luogo poco conosciuto dove è possibile ottenere la residenza in modo relativamente semplice. L’investimento minimo è di 89.000 dollari per la residenza di un anno, rinnovabile di volta in volta. Naturalmente, la distanza dall‘Italia è un punto a sfavore di quest’isola nel Pacifico Meridionale.

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