Siamo nell’era della sostenibilità globale. L’impegno a rendere il nostro mondo un posto migliore, per noi e per le generazioni future, è una realtà soprattutto per l’attuale generazione Y.
La generazione Y, conosciuta anche come Millennial Generation, Generation Next o Net Generation, è la generazione del nuovo millennio, costituita dalle persone nate tra gli anni ottanta e i primi anni duemila nel mondo occidentale.
In un recente sondaggio condotto dalla Bentley University, l’84% dei cosiddetti Millennials si è detto più preoccupato di riuscire a realizzare un mondo migliore che non di migliorare la propria carriera lavorativa.
Investire nell’economia sostenibile o, come qualcuno dice, fare investimenti socialmente responsabili (SRI), comporta di prendere in considerazione fattori ambientali, sociali e politici prima di decidere su quale azienda investire.
L’Amministratore Delegato di Apple, Tim Cook, ha destato molto scalpore e ha scosso il settore finanziario quando, lo scorso febbraio, ha confessato pubblicamente l’impegno della società a farsi carico delle preoccupazioni sociali e ambientali, oltre che del conto economico. Agli azionisti che lo hanno criticato, non ha esitato a dire che se erano preoccupati soltanto della redditività della Apple, avrebbero fatto meglio ad investire in un’altra società.
Richard Branson, Amministratore Delegato di Virgin, non la pensa molto diversamente e ha dichiarato: “Sempre più aziende dovrebbero seguire la posizione di Apple per favorire maggiori investimenti nella sostenibilità”.
Naturalmente, ci sono forti sostenitori del perseguire business sostenibili, anche tra gli investitori che si sono impegnati a sostenere la crescita di molte imprese sostenibili. Secondo Bamboo Innovator, soltanto negli Stati Uniti, il mercato degli investimenti sostenibili è aumentato del 22% negli ultimi due anni, raggiungendo un totale di patrimonio gestito di 3.740 miliardi dollari.
Tutte le statistiche a nostra disposizione mostrano chiaramente la netta propensione della generazione Y ad investire nel sostenibile.
Secondo uno studio condotto da Spectrum’s Millionaire Center, in media, il 51% degli investitori della generazione Y, considera che gli investimenti socialmente responsabili siano un aspetto molto importante nelle loro decisioni di investimento. La stessa statistica svolta sulle generazioni precedenti aveva dato risultati nettamente diversi: 42,5% per la generazione X, 37,5% per i figli del baby-boom e 33% per la generazione della Seconda Guerra Mondiale.
Le donne, in generale, sono le più forti sostenitrici di questa tendenza. Un sondaggio condotto negli Stati Uniti, ha evidenziato che il 65% delle donne considera molto importanti gli impatti sociali, ambientali e politici di un investimento, mentre per gli uomini la percentuale è stata del 42%.
In Gran Bretagna, Great British Money Survey ha scoperto che per i giovani tra i 18 e i 24 anni, gli investimenti nelle energie rinnovabili sono la scelta migliore. Nel Regno Unito, il patrimonio gestito in fondi verdi o etici, un tipo di investimento sostenibile, è aumentato da 6,5 miliardi dollari a 18 miliardi di dollari in dieci anni.
Secondo un sondaggio effettuato da Deloitte, oltre l’80% dei Millennials pensa che le aziende potrebbero fare molto di più per affrontare alcuni tra i problemi più grandi del mondo. Questa convinzione guida le loro scelte di investimento e li spinge ad abbandonare coloro che non fanno alcuno sforzo per migliorare il mondo che li circonda.
Naturalmente, questo spostamento delle preferenze dei nuovi investitori significa grandi cambiamenti per il futuro di tutto il settore finanziario e degli investimenti in tutto il mondo. Il World Economic Forum prevede un trasferimento di ricchezza di 41.000 miliardi di dollari dalla generazione dei baby-boomer a quella dei Millennials nel corso dei prossimi 40 anni.
Investire nel sostenibile significa anche modificare la struttura di un mercato finanziario che appare arcaico nella nuova era dell’informazione e della tecnologia.
Il movimento Occupy Wall Street è stato solo un esempio di un potenziale disagio sociale, che potrà essere evitato se le generazioni attuali e passate lavoreranno insieme per cogliere le opportunità che vengono da questi epocali cambiamenti di pensiero.
Piaccia o no, cambiamenti fondamentali, come quelli richiesti alle aziende di essere più trasparenti circa le loro politiche ambientali e sociali, sono sempre più all’orizzonte e porteranno a grandi cambiamenti in tutto il settore finanziario.
Molte aziende non si rendono conto che non dovrebbero adottare politiche aziendali sostenibili solo per “fare del bene”, ma anche perché queste hanno un senso finanziario. Molte pratiche sostenibili, quali il riciclo, il risparmio energetico e il telelavoro, aiutano le aziende a risparmiare denaro. Inoltre, essere attivi nella sostenibilità significa avere un posto privilegiato nella mente della generazione corrente.
I Millennials si sono adattati molto rapidamente ai cambiamenti che stanno avvenendo in tutto il mondo, così le imprese dovranno seguirne l’esempio.
Questa tendenza non è una moda passeggera e si consoliderà nel tempo. Per questo motivo le imprese e gli investitori dovranno imparare ad evolversi al passo con i tempi. La sostenibilità non è solo il futuro del nostro ambiente, del nostro tessuto sociale e dei nostri governi, ma anche del settore finanziario così come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi.