Gli scienziati hanno identificato l’improvvisa comparsa di nuovi minerali sulla superficie del nostro pianeta, innescata dagli esseri umani. Questo vorrebbe anche dire che stiamo vivendo in una nuova epoca geologica: l’Antropocene.
Uno studio pubblicato su American Mineralogist nel 2017, ha scoperto che l’incredibile aumento di nuovi minerali nel periodo della rivoluzione industriale ha portato alla diversificazione senza precedenti di cristalli sulla Terra. Addirittura, una diversificazione maggiore di quella avvenuta 2,3 miliardi di anni fa. Infatti, durante l’evento geologico della Grande Ossidazione, si verificò il più grande aumento di minerali della storia terrestre prima dell’arrivo dell’uomo.
Una ondata di nuovi minerali così rapida come quella odierna, per lo più negli ultimi 250 anni rispetto ai 4,5 miliardi di anni di storia della Terra, non ha precedenti.
I ricercatori del Carnegie Institution for Science (Stati Uniti) hanno analizzato i 5.208 minerali terrestri ufficialmente riconosciuti dalla International Mineralogical Association. Così hanno scoperto che 208 di loro non esisterebbero se non fosse per l’attività umana.
Tra loro c’è la chalconatronite, un raro minerale di rame che è stato trovato cristallizzato come una crosta blu brillante su antichi manufatti bronzei egizi. Ma anche l’andersonite, un minerale contenente uranio con una luce fluorescente verde o gialla e che si forma sulle pareti dei tunnel delle miniere. Così come l’abhurite, scoperta sul relitto della SS Cheerful, che affondò al largo delle coste della Cornovaglia (Inghilterra) nel 1885 e che si formò solo a causa di una reazione chimica tra l’acqua salata e i lingotti di stagno che c’erano sulla nave.
Minerali che nascono dalle discariche
La maggior parte dei 208 nuovi minerali provocati dall’umanità è nata grazie all’estrazione mineraria. Di questi minerali, 6 sono stati trovati sulle pareti delle fonderie, 3 in sistemi di tubazioni geotermiche e 4 in siti per fuochi sacrificali preistorici. Ma molti altri nuovi minerali potrebbero formarsi nelle nostre gigantesche discariche, incrostando le vecchie batterie o i vecchi elettrodomestici. I vecchi televisori, per esempio, contengono fosfori, magneti e altri materiali che, se idratati e ossidati, hanno il potenziale per far nascere nuovi minerali high-tech.
Tornando alla storia geologica della Terra, la maggior parte dei minerali è apparsa molto gradualmente durante la Grande Ossidazione, che ha avuto inizio circa 2,3 miliardi di anni or sono e che si è protratta fino a un miliardo di anni fa. Questo evento geologico, per la prima volta, ha saturato con l’ossigeno atmosferico il nostro pianeta grazie ad un’esplosione di batteri fotosintetici. In tal modo, i minerali sulla superficie terrestre sono passati da poco più di 2.000 a più di 4.000.
Perciò, la Grande Ossidazione ha dato origine a circa due terzi dei 5.208 tipi di minerali ufficialmente riconosciuti ad oggi. Tuttavia, quella formazione graduale non era nulla a confronto all’improvvisa esplosione di nuovi minerali che si è verificata negli ultimi secoli.
Una nuova era geologica: l’Antropocene
Dalla metà del 1700, la diversità dei minerali sulla Terra è esplosa più rapidamente che mai, con un tasso di crescita che indica una nuova epoca geologica provocata dagli esseri umani: il tanto discusso Antropocene.
In poche parole, stiamo attraversando un’epoca di ineguagliabile diversificazione dei composti inorganici. Anche se l’Antropocene deve ancora essere riconosciuto ufficialmente, gli scienziati sostengono da anni che l’influenza umana sul pianeta è stata così drammatica che sta lasciando tracce negli strati della Terra. E per i geologi, gli strati di roccia sedimentaria o del terreno delineano i più importanti eventi geologici nel nostro pianeta.
I nuovi minerali degli ultimi 250 anni sono incredibilmente diversi dai precedenti. Essi dureranno per miliardi di anni, formando uno strato geologico distintivo dell’epoca umana, completamente diverso da quelli dei precedenti 4,5 miliardi di anni. Secondo questa teoria, gli umani potrebbero aver cominciato ad abbreviato l’Olocene (l’epoca geologica corrente) nel 1950, quando i test nucleari hanno creato un nuovo strato nella superficie terrestre. Oppure nel 1610, a seguito di un drammatico calo dei livelli di CO2 nell’atmosfera innescato dall’arrivo degli europei nelle Americhe nel 1492.
Forse, tra un milione d’anni, le uniche tracce della razza umana saranno uno strato di minerali di cui i geologi del futuro si domanderanno come abbiano potuto formarsi in tempi geologicamente così ristretti. Come d’abitudine in geologia, non resta che aspettare…
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