La notizia della scorsa settimana che Trafigura Group aveva subito una frode per oltre mezzo miliardo di dollari sul mercato del nichel non è stata una sorpresa per tutti. Che un carico di metallo acquistato non corrisponda a quanto promesso è una truffa vecchia come il mondo, soprattutto nel commercio di materie prime.
Al contrario, che un trader globale delle dimensioni di Trafigura stesse ancora facendo affari con Prateek Gupta, chiacchierato uomo d’affari indiano, è decisamente sorprendente. Da tempo, il mercato conosceva la reputazione dubbia delle società che orbitano nella galassia Gupta e molti operatori se ne erano allontanati da anni. D’altronde, c’erano già stati i casi della Merchant Gunvor Group e della TransAsia Private Capital Ltd. che avevano subito forti perdite lavorando con Gupta. Inoltre, l’anno scorso, la polizia indiana aveva dichiarato di aver avviato delle indagini per frode contro l’imprenditore indiano.
Una famiglia di commercianti di materie prime
Prateek Gupta è nato nel 1979 in una famiglia di commercianti di materie prime (suo padre era un commerciante di acciaio).
Alla morte del padre nel 2009, Prateek ha assunto la direzione dell’azienda di famiglia, la Ushdev International Ltd. con sede a Mumbai (India), con sua madre Suman come presidente. All’apice del successo, nei primi anni 2010, la società aveva una capitalizzazione di mercato di circa 250 milioni di dollari.
Un carico di metallo e 10 società che se lo vendono l’una con l’altra
Athena Intelligence, una società che fornisce supporto alle operazioni di finanza commerciale, aveva esaminato bene alcune società del gruppo Gupta per conto di alcuni clienti e aveva scoperto una cosiddetta frode “carosello“: un carico di metallo attorno al quale orbitano una decina di società che se lo vendono l’una con l’altra. Il carico viene finanziato dieci volte ma, alla fine, quando il meccanismo viene applicato sistematicamente, tutto crolla.
Per quanto riguarda Trafigura, questa truffa ha dimostrato che anche una delle aziende più grandi del settore non è in grado di evitare questo genere di rischi. Con ogni probabilità, le procedure interne per il controllo dei partner commerciali sono tutte da rivedere e si pensa che nelle prossime settimane negli uffici di Trafigura ci saranno indagini spietate, con la caduta di molte teste (il responsabile della divisione nichel-cobalto ha già lasciato l’azienda).
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