Cercare oro con l’aiuto dei minerali-indice

Cosa sono i minerali indice e perchè sono così importanti per i moderni cercatori d’oro?

Gli appassionati di funghi conoscono bene una tecnica molto efficace per trovare esemplari pregiati come i porcini. In poche parole, quando si individuano alcuni funghi meno pregiati che indicano la probabile presenza di porcini nelle vicinanze.

Nonostante il paragone geologicamente poco accademico, la tecnica è simile a quella impiegata per la ricerca di giacimenti d’oroMinerali-indice, minerali-esploratoriminerali-traccia sono quei minerali che indicano la possibile presenza di un giacimento minerario d’oro, di diamanti, di platino ma anche di altri metalli come rame, nichel e tungsteno.

Un aiuto molto importante nel restringere in modo efficace l’area di ricerca di un giacimento minerario.

Indicatori del metamorfismo della roccia

I minerali indice, quando trovati all’interno di rocce o sedimenti, danno indizi utili a capire l’eventuale presenza e la posizione di specifici tipi di mineralizzazione. In altre parole, sono indicatori del tipo di metamorfismo subito dalla roccia.

La tecnica specifica impiegata nella ricerca di oro viene chiamata morfologia granulometrica aurifera. Si basa del fatto che, nel tempo, attraverso il contatto con l’acqua, il vento e le precipitazioni atmosferiche, tutte le rocce subiscono cambiamenti fisici e chimici. Gli agenti atmosferici portano all’erosione che si verifica quando una roccia è così alterata che si stacca dalla sua roccia ospite per venire trasportata altrove.

Poiché ogni minerale ha una resistenza unica in questo processo, analizzandone la morfologia granulometrica è possibile risalire alla distanza dalla sorgente. Nel caso dell’oro, le cui caratteristiche chimiche non cambiano anche se attaccato da agenti atmosferici, studiando le dimensioni, la forma e la composizione fisica della roccia si ricavano informazioni sul luogo dove è più probabile trovare un giacimento ricco di metallo prezioso.

Occhio alle inclusioni di altri minerali!

Anche le inclusioni di altri minerali all’interno della roccia possono fornire indizi utili per capire il tipo di deposito e di mineralizzazione. Ad esempio, inclusioni di enargite possono indicare una fonte epitermale di oro, mentre inclusioni di argentite possono indicare oro mesotermico.

Qualcuno, con poche conoscenze di geologia ma molto senso pratico, potrebbe pensare che sia più semplice rintracciare direttamente la presenza di oro all’interno di una roccia e da lì esplorare la zona circostante. Peccato che l’oro sia così raro che la possibilità di trovarlo all’interno di un campione di roccia è molto improbabile. Molto più probabile trovare minerali che hanno una stretta associazione con l’oro e la cui presenza apre la possibilità di individuare depositi d’oro in una determinata area.

Alcuni di questi minerali comprendono argento, rame, piombo, zinco, cobalto, nichel, arsenico, antimonio, tellurio, selenio e mercurio.

Come si può facilmente immaginare, trovare un giacimento d’oro al giorno d’oggi è una cosa abbastanza complicata e molto costosa. Certamente assai lontana dai tempi in cui qualcuno inciampava fortuitamente in una pepita d’oro che affiorava nel bel mezzo di una ricca miniera a cielo aperto.

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