C’è un grosso potenziale di recupero nei prezzi del nichel

I prezzi del metallo sono scesi così tanto che, come qualcuno prevede possa succedere, il potenziale per una risalita è assai esteso.

Il nichel, come altre materie prime, ha vissuto un anno davvero difficile.

Lo scorso settembre i prezzi avevano raggiunto quasi i 20.000 dollari a tonnellata, assai lontano dai 9.400 dollari raggiunti nei giorni scorsi.

Tuttavia, secondo BMO Capital Markets, il nichel avrà una forte ripresa del lungo termine. Anche se nel corso di quest’anno i prezzi rimarranno deboli, nel 2018 potranno raggiungere un livello medio di 18.000 dollari a tonnellata.

Poichè il mercato del nichel è più piccolo e più illiquido rispetto ad altri, esiste la possibilità che il recupero avvenga con una volatilità molto più alta, cosa verificatasi anche di recente ma con un movimento verso il basso.

L’annuncio che la Vale, secondo produttore di nichel del mondo, ha fermato la produzione nella sua miniera brasiliana di Onca Puma, ha riacceso qualche speranza

La stessa sorte toccherà all’uranio, allo zinco e al palladio, tutti metalli che beneficeranno di previsioni di deficit di forniture.

Purtroppo, come ben sanno tutti gli operatori di mercato, altre società sono meno ottimiste della  BMO Capital Markets circa il prezzo del nichel.

Morgan Stanley ha rivisto le sue previsioni ribassandole del 12%, a causa di una crescita globale troppo morbida che riduce la domanda di nichel da parte dei produttori di acciaio inox.

Allo stesso modo, JPMorgan Chase ha dichiarato che nel medio termine esistono poche possibilità di ripresa del nichel e si è detta preoccupata per la domanda di acciaio inossidabile.

Di recente, l’annuncio che la Vale, secondo produttore di nichel del mondo, ha fermato la produzione nella sua miniera brasiliana di Onca Puma, ha riacceso qualche speranza, con un lieve aumento dei prezzi del nichel. Onca Puma fa parte di un complesso di miniere gestite dalla Vale nella zona di Carajas, dove un tribunale federale brasiliano ha imposto il fermo delle attività fino a quando non verranno ripagate le comunità locali per i potenziali danni ambientali che la miniera potrà creare.

Tuttavia, sia gli investitori che le imprese del settore non sembrano preda di facili entusiasmi, poiché il futuro del nichel dipende soprattutto da come si svilupperanno la domanda e l’offerta di metallo nei prossimi anni.

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