È più probabile che l’uomo comune conosca Tantalo, il personaggio appartenente all’antica mitologia greca e la sua leggenda, che non il tantalio, metallo raro da cui il nome è derivato.
Il tantalio fu raffinato per la prima volta soltanto nel 1903, circa cento anni dopo la scoperta del metallo. Essendo un metallo refrattario, è molto resistente al calore e all’usura, con un punto di fusione estremamente elevato.
Ma è anche duttile è può essere trasformato in fili sottili (prima dell’utilizzo del tungsteno, veniva utilizzato il tantalio per i filamenti delle lampadine elettriche), oltre a non provocare alcuna risposta immunitaria se inserito nel corpo umano, caratteristica per la quale viene impiegato per la realizzazione di protesi ossee, per connettere nervi o muscoli lacerati.
Il minerali da cui ricavare il tantalio (tantalite, euxenite, samarskite e fergusonite) sono presenti in Australia, Canada, Brasile e Africa Centrale. Essendo estremamente raro, la concentrazione nella crosta terrestre è di solo 2 parti per milione.
Circa il 65% del metallo prodotto nel mondo finisce nei condensatori elettronici, componenti indispensabili in tutti i prodotti elettronici. È stato proprio il tantalio a contribuire enormemente alla miniaturizzazione dei dispositivi elettronici di ultima generazione. Per queste ragioni, la domanda mondiale è in rapida e costante crescita.
Nel mondo non esistono molte società minerarie che si occupano di questo metallo. Quelle di seguito elencate sono quotate alla borsa canadese e alla borsa di Londra:
- Noventa (Jersey – Francia)
- War Eagle Mining Company (Canada)
- Commerce Resource (Canada)
- Critical Elements (Canada)
Le prospettive di uno squilibrio tra la domanda e l’offerta di tantalio nei prossimi anni, le società minerarie attive in questo settore potrebbero riservare delle piacevoli sorprese per i propri azionisti.
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