L’ingegneria ha contribuito in modo significativo a cambiare la faccia della Terra. Le innovazioni e le invenzioni che sono arrivate da questo settore, soprattutto negli ultimi decenni, sono state a dir poco incredibili.
Tuttavia, si sono verificati anche alcuni disastri drammatici. Catastrofi provocate da errori di progettazione, sottovalutazioni o sovra-stime, conoscenze insufficienti e molto altro.
Tutti questi disastri vengono oggi studiati dalle nuove generazioni di ingegneri in modo che gli errori del passato possano insegnare qualcosa e migliorare l’ingegneria del futuro.
Ma anche per chi non deve diventare un ingegnere, è decisamente interessante scoprire quali sono stati i 10 peggiori disastri dell’ingegneria di tutti i tempi.
10Il disastro dell’Hindenburg (36 morti)
L’Hindenburg era un dirigibile prodotto in Germania e che prese fuoco e si schiantò mentre cercava di attraccare nel New Jersey, negli Stati Uniti. Morirono 36 passeggeri, inclusi i membri dell’equipaggio. L’incidente è stato catturato anche in un video.
Il motivo dell’incidente, secondo gli investigatori americani e tedeschi, furono le scariche elettrostatiche che portarono all’esplosione del gas (idrogeno). Dopo questo disastro, l’uso commerciale dei dirigibili passeggeri terminò.
9L’esplosione della centrale nucleare di Chernobyl (65 morti)
Durante le prime ore del 26 aprile del 1986, si scatenarono due terribili esplosioni nella centrale nucleare di Chernobyl mentre un gruppo di ingegneri stava effettuando un delicato test di sicurezza. Per effettuare il test, era necessario diminuire fortemente la potenza del reattore, senza mai scendere però al di sotto di una soglia di energia minima perché in quel caso il reattore sarebbe diventato instabile. Nonostante ciò, si decise di procedere ad una potenza assai più bassa di quella prevista dal regolamento. All’una e ventitré di notte, a causa del calo di energia della turbina, l’acqua che serviva a raffreddare il reattore evaporò. A questo punto, il controllo del reattore era perso e la potenza iniziò ad aumentare a dismisura, fino a circa 100 volte oltre la norma. Dopo pochi secondi ci fu l’esplosione.
8Il doppio crollo del ponte del Quebec (89 morti)
Il ponte del Quebec, in Canada, crollò ben due volte. La prima volta, nel 1907, e la seconda volta, nel 1916. Questo disastro provocò la morte di 88-89 lavoratori.
Era il più grande ponte a sbalzo del Canada e del mondo e, dopo il primo crollo, gli ingeneri pensarono di aver imparato la lezione. Purtroppo, dopo pochi anni la campata centrale del ponte si sgretolò uccidendo 13 lavoratori.
7Il crollo delle passerelle del The Hyatt Regency Hotel (114 morti)
Il 17 luglio 1981 a Kansas City (Stati Uniti), due passerelle sospese in aria crollarono nella hall dell’Hyatt Regency Hotel, causando la morte di 114 persone. Le indagini, trovarono difetti piuttosto gravi nei progetti di entrambi i passaggi pedonali. Gli ingegneri che avevano lavorato alla progettazione furono giudicati colpevoli di cattiva condotta e gravi negligenze.
6Lo catastrofe della diga di St. Francis (oltre 450 morti)
Per costruire la diga di St. Francis (Los Angeles), verso la metà degli anni ’20, fu assunto un ingegnere civile americano-irlandese, William Mulholland. Fu lui a realizzare l’ingegneria del progetto e a dirigere la costruzione della diga accanto all’acquedotto di Los Angeles. Dopo due anni dalla fine dei lavori ci furono i primi segni di perdite e crepe nella diga, ma Mulholland li ignorò tutti. Alla fine, nel 1928, la diga scoppiò e uccise oltre 450 persone.
5L’affondamento del Titanic (1.500 morti)
Il disastro del Titanic provocò la morte di oltre 1.500 persone. Il Titanic era una nave passeggeri che fece il suo primo viaggio da Southampton (Inghilterra) verso New York, nel 1912.
La nave affondò per la collisione con un iceberg, ma le indagini successive rivelarono che i rivetti erano costituiti da ferro di qualità molto bassa e i sedici scomparti a tenuta stagna erano stati costruiti di un’altezza inferiore a quanto progettato, per dare uno spazio maggiore al salone principale della nave. Errori che si rivelarono fatali al momento della collisione.
4L’esplosione della SS Sultana (1.800 morti)
La SS Sultana era una nave a vapore che navigava sui fiumi Mississippi e Ohio (Stati Uniti). Un battello che vantava dispositivi di sicurezza altamente sofisticati per quei tempi. Nel 1865, mentre trasportava quasi 2.300 passeggeri (compreso l’equipaggio, i civili e i prigionieri di guerra) esplose ed affondò. L’esplosione fu causata da 3 delle 4 caldaie del battello che erano state riparate malamente per delle perdite pochi giorni prima della catastrofe, che provocò la morte di circa 1.800 persone.
3L’inondazione di Johnstown (2.209 morti)
Nel 1889, Johnstown era una città molto prospera in Pennsylvania (Stati Uniti). Quell’anno forti piogge e il crollo di una diga provocarono un disastro. La città venne quasi completamente spazzata via, con un drammatico bilancio di vittime: 2209 morti. In seguito si scoprì che la diga aveva avuto una pessima manutenzione e quando aumentò la pressione dell’acqua del lago Conemaugh, la diga si sbriciolò.
2Il disastro di Bhopal (2.259 morti subito)
La tragedia di Bhopal ebbe luogo nel 1984, quando fu rilasciato gas tossico in un impianto di pesticidi della Union Carbide a Bhopal, in India. Morirono immediatamente 2.259 persone, ma dopo la catastrofe si registrarono altri 11.000 morti).
Il disastro si verificò quando oltre 42 tonnellate di metil isocianato furono contaminate con acqua, scatenando una reazione esotermica. Anche 36 anni dopo questo terribile disastro, le terre di Bhopal sono tossiche per l’uomo e per gli animali.
1Il crollo della diga di Banqiao (230.000 morti)
Nel 1975, il crollo della diga di Banqiao rappresentò la peggior catastrofe ingegneristica di quel tempo. Era stata ribattezzata la “diga di ferro” ed era considerata una meraviglia indistruttibile dell’ingegneria. Tuttavia, per una serie di errori che si sommarono agli effetti del tifone Nina, la diga crollò provocando 230.000 morti e almeno 11 milioni di persone furono costrette ad evacuare.
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