La nuova moneta globale: il bitcoin

La nuova valuta elettronica potrebbe essere lo strumento anti-dollaro che i grandi paesi in via di sviluppo attendevano da anni.

L’epoca in cui viviamo è governata principalmente da una sola moneta di riferimento mondiale: il dollaro americano. Commerci internazionali, quotazioni di commodities (petrolio in primis) e transazioni finanziarie sono regolate in dollari, l’unica moneta accettata in ogni angolo del pianeta.

Questa situazione comporta grossi vantaggi per gli Stati Uniti, consentendogli una supremazia di cui hanno spesso abusato. Perciò, ogni governo al di fuori della sfera di influenza americana vede il dollaro come un nemico. Soprattutto la Russia e la Cina, costrette ad utilizzare i dollari, per esempio, in tutte le transazioni che riguardano il petrolio, non piace affatto di dover passare dalle banche di New York che, oltre a lucrarci parecchio, possono monitorare ogni movimento.

I governanti cinesi hanno incoraggiato la popolazione a comprare oro fisico e grandi quantità di metallo giallo si sono spostati dall’Occidente alla Cina. La ragione principale di ciò è di arricchire il paese con denaro reale, perseguendo una strategia anti-dollaro e, come ha dichiarato in più occasioni il governo cinese, il paese non accumulerà più riserve di valuta estera.

Il bitcoin non può essere sequestrato perché non ha nessun deposito fisico ed è completamente anonimo

In questo scenario internazionale, una valuta ancora agli albori, ma con un grandissimo potenziale di crescita, potrebbe candidarsi come l’anti-dollaro: il bitcoin. La nuova valuta elettronica, sta infatti guadagnando sempre maggiori consensi e sembra destinata a rivestire un ruolo importante su tutti i mercati finanziari.

Alla fine di novembre, il vicegovernatore della Banca del Popolo cinese, ha di fatto sdoganato l’utilizzo del bitcoin dichiarando che ogni cinese ha la piena libertà di aderire al mercato della nuova valuta elettronica.

Tutti quei paesi che sono stati danneggiati dalla tirannia del dollaro, guardano con grandi speranze al bitcoin che funzionerebbe benissimo per gli impieghi commerciali, appena le imprese iniziassero a usarlo per regolare i loro import ed export.

Inoltre il bitcoin non è per nulla controllabile dalle Banche Centrali, non può essere sequestrato perché non ha nessun deposito fisico ed è completamente anonimo, viaggiando su canali non convenzionali.

Quando cinesi, indiani e russi inizieranno ad utilizzare il bitcoin per aggirare l’utilizzo del dollaro, tutto il mondo subirà un drastico cambiamento.

Stiamo vivendo tempi di grandi cambiamenti e di nuove opportunità. Chi romperà gli indugi più velocemente e intraprenderà con spirito d’avventura la nuova strada, potrà trovare grosse soddisfazioni dalla nuova valuta elettronica.

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