Goldman Sachs abbandona il business dell’uranio
Il mercato dell’uranio non porta fortuna alla grande banca d’affari americana, costretta ad abbandonare un business che sembrava molto lucroso, fino all’incidente di Fukushima.
Il mercato dell’uranio non porta fortuna alla grande banca d’affari americana, costretta ad abbandonare un business che sembrava molto lucroso, fino all’incidente di Fukushima.
I dati fondamentali del mercato dell’uranio indicano che nel 2014, e ancora di più negli anni successivi, i prezzi dell’uranio saliranno.
Il mercato dell’uranio è in grande fermento per le attese sui nuovi progetti e per le aspettative di quotazioni in crescita. In tutto ciò, l’Africa giocherà un ruolo determinante.
Il paese ha deciso di sfruttare le ricche risorse di uranio, di terre rare e di altri metalli di base, sollevando un’enorme interesse tra gli investitori minerari esteri.
Anche se l’uranio è un metallo insostituibile per l’approvvigionamento energetico mondiale, pochi sanno che le più grandi miniere di questo metallo si trovano nei paesi occidentali.
Il predominio sul mercato dell’uranio permette di controllare una buona parte del mercato energetico mondiale. E la Russia ha scommesso che riuscirà nell’intento.
Importanti investitori del settore energetico, cominciano a credere che l’uranio potrebbe diventare un investimento assai remunerativo.
Mentre l’Occidente sta riconsiderando le proprie politiche energetiche sul nucleare, il resto del mondo non sembra muoversi nella stessa direzione. …
Il berillio riesce a moltiplicare i neutroni, cosa che lo rende un combustibile nucleare più sicuro e maggiormente efficiente rispetto all’uranio.
La risposta ai problemi energetici del futuro potrebbe arrivare dal torio, un metallo con una grande disponibilità, economico e le cui scorie nucleari sono molto meno pericolose di quelle all’uranio e al plutonio.
Gli effetti del terremoto e dell’incidente di Fukushima e si sono fatti sentire sulla politica energetica giapponese e sul mercato dell’uranio.