I punti caldi della grave crisi dell’acciaio in Europa
I produttori di acciaio europei stanno tagliando i costi, i posti di lavoro e ritardando il pagamento dei salari. Ecco dove sono i punti dolenti della nostra siderurgia.
I produttori di acciaio europei stanno tagliando i costi, i posti di lavoro e ritardando il pagamento dei salari. Ecco dove sono i punti dolenti della nostra siderurgia.
Le forniture europee sono adesso fuori pericolo, ma le tensioni geopolitiche minacciano il ripetersi di un’altra crisi energetica.
Con la ferma convinzione di poter far crescere la propria economia, la Serbia cerca di attirare capitali esteri grazie al basso costo del lavoro e a favorevoli condizioni fiscali per le società.
Una nuova crisi potenziale si profila in Europa. L’enorme debito delle banche e dello stato italiano reggerà alla possibile bocciature delle riforme nel paese?
La mappa dei paesi più desiderabili in Europa, aggiornata al 2016, rivela che i norvegesi vivono nel migliore dei paesi possibili.
Per i giovani laureati nelle università con la maggior occupabilità d’Europa, il lavoro dopo gli studi non è una chimera ma quasi una certezza.
Anche per chi cerca un lavoro, non tutti i paesi europei sono uguali. La recente fotografia scattata da Glassdoor Getty evidenzia nazioni in cui trovare un lavoro è un’impresa disperata, al contrario di altre dove lavorare è facile.
Pranzare in un ristorante di ottimo livello spendendo soltanto 4 euro? Affittare un trilocale in pieno centro a 400 euro al mese? Non siamo in un paese dell’America Centrale o del Sud Est asiatico, ma alla periferia dell’opulenta Europa.
Siglato il secondo accordo tra Russia e Cina sul gas naturale. Mosca non sembra incontrare alcun problema nel trovare altri clienti per il proprio gas anche al di fuori dell’Europa.
Le sorti economiche di alcuni paesi dell’Europa dell’Est potrebbero dipendere da una delle attività più antiche dell’uomo: l’estrazione di oro.
Le risorse europee di gas naturale non sono sufficienti a fronteggiare un eventuale interruzione delle forniture provenienti dalla Russia. Se nel breve termine non esistono strade alternative percorribili, per il futuro alcune aziende cercano nuovi depositi e giacimenti di gas naturale, soprattutto in Italia.
È stata aggiornata dall’Unione Europea la lista delle materie prime critiche che si allunga a 20 elementi e le sorprese non mancano.
L’interruzione delle forniture russe di gas verso l’Ucraina infiamma i prezzi sul mercato e scatena forti preoccupazioni circa le forniture per l’Europa in vista del prossimo inverno.
Il baricentro degli interessi energetici della Russia si sta spostando drasticamente dall’Europa all’Asia, con conseguenze negative per il Vecchio Continente.
Le ultime vicende della crisi tra Russia e Ucraina fanno presagire che siano in arrivo grossi guai per l’Europa. Senza il gas russo il Vecchio Continente, soprattutto l’Italia, potrebbe vivere un inverno difficile da dimenticare.
Il braccio di ferro tra Stati Uniti e Russia sulla questione dell’Ucraina, avrà esiti imprevedibili su tutto il mercato petrolifero mondiale.
Dall’ultimo studio della Gfk GeoMarketing, emergono enormi differenze tra i poteri di acquisto dei paesi dell’Unione Europea.
Le economie dei paesi emergenti dell’Europa dell’Est stanno crescendo soprattutto grazie alle esportazioni e molti imprenditori italiani hanno scommesso sul loro sviluppo, come testimonia il numero di imprese italiane che hanno trasferito la loro attività.