Putin passerà al Gold Standard? La Banca di Russia sfida l’Occidente

Il rublo diventerà un sostituto dell’oro grazie a un tasso di cambio garantito? Per saperlo basta aspettare il 30 giugno, giorno in cui scade l’offerta della Banca di Russia per l’acquisto di metallo giallo.

Quello che sta accadendo sul mercato dell’oro russo a seguito della guerra in Ucraina e delle sanzioni occidentali è molto interessante per capire il futuro del rublo.

Il 25 marzo, la Banca di Russia ha annunciato che avrebbe iniziato ad acquistare oro dalle banche russe a 5.000 rubli al grammo, una cifra che sembrerebbe a forte sconto sulle quotazioni attuali. Ma le cose non stanno come sembrano…

L’oro russo tagliato fuori dal resto del mondo

Come noto, l’Occidente ha sanzionato l’oro russo e, quindi, chi vuole vendere oro al di fuori del paese lo deve fare con un grosso sconto rispetto ai prezzi di mercato. Le sanzioni hanno tagliato fuori dal resto del mondo gran parte del mercato dell’oro russo e l’unico modo per superare questo ostacolo è che il metallo giallo venga offerto con sconti importanti.

In pratica, l’oro russo è diventato molto più economico dell’oro non russo perché c’è il rischio di ritorsioni se qualcuno viene scoperto a comprarlo dalla Russia. Naturalmente, quando le cose si mettono in questo modo, nascono grandi opportunità di arbitraggio.

Prendiamo il caso di una banca russa che possiede oro. Nell’impossibilità di venderlo all’estero se non con un forte sconto, potrebbe preferire venderlo alla Banca di Russia a 5.000 rubli al grammo, che è pur sempre un prezzo superiore a quello che otterrebbe vendendo extra-Russia. Il risultato è che la Banca di Russia aumenta le sue riserve auree, stabilizzando il rublo.

Energia in cambio di rubli

In linea con questa strategia, la Russia ha annunciato che venderà ai paesi ostili energia in cambio di rubli. Una politica per rafforzare il rublo a livello internazionale che, se avesse successo, potrebbe trasformare il prezzo di 5.000 rubli per un grammo di oro in un premio. La conseguenza sarebbe che converrebbe vendere oro alla Russia, con un effetto di prosciugamento delle riserve auree occidentali a favore della Russia.

A questo punto la Russia potrebbe semplicemente dichiarare il rublo un sostituto dell’oro ad un tasso di cambio fisso. In altre parole, il Gold Standard. La valuta russa prenderebbe il posto dell’oro e il suo valore dipenderebbe esclusivamente dalle riserve auree detenute dalla Banca di Russia.

Oro molto più economico per la Banca di Russia

Un capolavoro di politica monetaria, proprio davanti agli occhi miopi dell’Occidente che crede di svalutare l’oro russo sanzionandolo, per danneggiare la Russia perché il suo oro avrebbe meno valore. In realtà, sta succedendo che aumentano gli afflussi di oro nel paese e, per la Banca di Russia, è molto più economico accumulare metallo che va a sostenere il rublo ad un tasso credibile.

Il 30 giugno scade l’offerta della Banca di Russia per l’acquisto di oro a 5.000 rubli al grammo. Qualcuno sostiene che sarà allora che il rublo diventerà un sostituto dell’oro completamente garantito o, in altre parole, la Russia passerà al Gold Standard.

Nel frattempo, il rublo è ritornato sui livelli ante guerra e oggi (31 marzo) 1 dollaro vale 82,68 rubli quando alla vigilia del conflitto in Ucraina (23 febbraio) valeva 81,48 rubli.

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