La produzione di alluminio aumenta, mentre crescono anche i premi

Nonostante l’aumento della produzione globale di alluminio, i premi del metallo rimangono sotto tensione. Ecco perché…

Sono appena stati pubblicati i dati della produzione di alluminio di giugno, a cura dell’International Aluminium Institute. Rispetto allo scorso anno la produzione globale di alluminio è aumentata, raggiungendo i 5,55 milioni di tonnellate.

A giugno dello scorso anno la produzione era stata di 5,31 milioni di tonnellate, ma se andiamo a vedere lo stesso dato a maggio di quest’anno vediamo che le quantità erano di 5,75 milioni di tonnellate. Concentrando invece l’attenzione sulla Cina, la sua produzione è stata di 3,25 milioni di tonnellate a giugno, contro i 3,03 milioni di tonnellate di giugno 2020. Rispetto invece a maggio di quest’anno (3,35 milioni di tonnellate) la produzione è diminuita.

Tutto cresce, tranne la disponibilità di metallo

Sul mercato dell’alluminio tutto cresce, premi compresi, ad eccezione della disponibilità fisica di metallo. Le ragioni che hanno generato questa condizione sono facili da capire. Negli ultimi anni, le scorte globali di borsa e fuori-borsa si sono spostate dall’Europa e gli Stati Uniti verso l’Asia.

La riduzione della produzione delle fonderie nella Mongolia interna e nello Yunnan a causa dei limiti energetici e della carenza di energia idroelettrica indotta dalla siccità, ha trasformato la Cina in un importatore netto di alluminio greggio. Ciò ha spostato le scorte di alluminio occidentali verso luoghi convenienti per la spedizione successiva in Cina.

Ecco perché i premi di consegna in Europa e negli Stati Uniti sono così alti. Le scarse scorte rimaste in Europa sono solo il 7% del totale del London Metal Exchange (LME) e negli Stati Uniti solo il 3%.

Il primario LME è quasi tutto in Malesia

Per esempio, come riferisce Reuters, alla fine di maggio i magazzini di Port Klang (Malesia) contenevano oltre 868.000 tonnellate di alluminio LME, circa l’85% del totale della borsa londinese. Inoltre, negli stessi magazzini c’erano quasi 870.000 tonnellate di scorte fuori-borsa, pronte per la spedizione in Cina. A peggiorare le cose, i magazzini malesi di Port Klang hanno code di carico di 168 giorni.

Insomma, per i premi dell’alluminio non si intravede ancora un allentamento.

METALLIRARI.COM © SOME RIGHTS RESERVED