Dal mercato dei metalli ferrosi a quello dei ferrosi, passando anche dai metalli preziosi, è il London Metal Exchange la più grande borsa del mondo in termini di contratti derivati. Seguire e capire cosa accade all’LME significa comprendere cosa sta accadendo al mercato dei metalli su scala globale.
A questo proposito, quello che si sta verificando in queste settimane a Londra è qualcosa di assolutamente eccezionale. Di recente, la borsa ha ritirato, in silenzio e con la massima discrezione, tutti i contratti sui metalli preziosi a causa della bassa liquidità. L’ennesimo segnale di un problema ben più esteso…
Mai scorte LME così basse in questo secolo
Come ha pubblicato la scorsa settimana Reuters, i magazzini LME avevano in magazzino a fine giugno solo 696.109 tonnellate di metallo registrato (le scorte LME sono state dimezzate nei primi due trimestri di quest’anno). È la quantità più bassa di tutto questo secolo per l’LME, tanto bassa che dovrebbe spingere i prezzi dei metalli alle stelle. In realtà, sta accadendo proprio il contrario. I timori di una recessione incombente hanno fatto crollare l’indice LME del 31% dal suo picco di aprile.
Ma i numeri prospettici delle scorte sono ancora più preoccupanti. Poiché oltre 300.000 tonnellate sono in attesa di essere liberate, significa che gli stock LME sono solo di circa 390.000 tonnellate.
Una pericolosa frattura tra i prezzi e l’offerta
Se a qualcuno non fosse ancora chiaro, tutto ciò significa una grave frattura tra i prezzi e l’offerta di metallo nella borsa metalli più importante del mondo. Era già successo in passato che le scorte di un metallo scendessero e i prezzi non salissero, ma si è sempre trattato di un fenomeno temporaneo o legato a qualche fattore specifico (per esempio le scorte ombra dell’alluminio).
Ma che lo scollamento tra prezzo e offerta sia così sistematico e riguardante tutti i metalli non si era mai verificato. Per esempio, a giugno, le scorte di zinco erano quasi scomparse dai magazzini LME, mentre i prezzi toccavano nuovi minimi.
Gli esperti guardano atterriti alle prossime settimane nella speranza che questa frattura si possa correggere, mentre ci sono sempre più pressioni sui fornitori per riempire i magazzini LME prima della fine dell’anno.
LME: ne trasparente ne tracciabile
Ad ogni modo, è sotto gli occhi di tutti che il caos provocato prima dalla pandemia di coronavirus, e poi dalla guerra in Ucraina e dalle sanzioni, ha messo sotto il microscopio internazionale i mercati delle materie prime. E quello che ne sta venendo fuori è una grave mancanza di trasparenza e tracciabilità per molti importanti prodotti, con i metalli quotati a Londra in prima fila.
Il pasticcio, ma qualcuno lo chiama una truffa, verificatosi sul nichel LME negli scorsi mesi è un caso lampante di cosa significa un mercato scarsamente trasparente, che potrebbe potenzialmente riguardare in futuro anche altri metalli.
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