Per il mercato del nichel, quest’anno promette di esser ricco di piacevoli sorprese.
A gennaio l’Indonesia ha annunciato il divieto ad esportare minerali non trasformati e, come molti si attendevano, i prezzi sono cresciuti.
In questi giorni anche VALE, il secondo più grande produttore del mondo, ha pubblicato le previsioni per i prossimi due anni, indicando che i prezzi del metallo saliranno in modo significativo.
Appena dopo il divieto indonesiano, le quotazioni del nichel al London Metal Exchange (LME) sono balzate a 14.253 dollari a tonnellata.
Ad oggi, il prezzo del nichel, in progressivo aumento, è arrivato a 14.860 dollari. Ma, secondo il colosso minerario VALE, le quotazioni del metallo arriveranno a 20.000 dollari per tonnellata.
Come molti osservatori fanno notare, l’effetto dei divieti dell’Indonesia non è ancora arrivato sul mercato, a causa del surplus di nichel venutosi a creare nei mesi precedenti. Anche se questo surplus scenderà di circa 41.000 tonnellate nel corso di quest’anno, sarà soltanto nel 2015 che si passerà ad un vero e proprio deficit, previsto in 36.000 tonnellate.
In questo contesto l’Indonesia non sembra per nulla intenzionata a revocare il divieto alle esportazioni di metallo e le autorità governative sembrano molto determinate a mantenere questa linea politica.
Certamente, se le autorità indonesiane dovessero cambiare idea, il mercato potrebbe prendere una strada completamente diversa ma, per il momento, tutti sono propensi a credere che ciò non avverrà e che nel prossimo futuro le quotazioni del nichel siano destinate a nuovi rialzi.
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