Anche il nichel nel 2018, come gli altri metalli di base, ha subito pesantemente il nuovo stato d’animo degli investitori che li ha portati lontano dai metalli e che ha provocato un calo dei prezzi.
Anche nel 2019, secondo gli analisti, i prezzi rimarranno bassi a meno che non ci siano significativi miglioramenti nella guerra commerciale tra USA e Cina.
Inoltre, il tanto atteso boom delle batterie per auto elettriche, potrebbe non verificarsi nel breve termine e, quindi, non essere d’aiuto per il nichel.
Ma cominciamo con l’esaminare cosa è successo durante l’anno appena terminato.
Il 2018 per il nichel
Sul lato dell’offerta, hanno prevalso le notizie dei problemi delle miniere nelle Filippine e dei nuovi progetti sviluppati in Australia.
Il tutto si è riflesso nei prezzi, con una prima parte dell’anno positiva, che ha portato il metallo a guadagnare un 14% nel primo semestre e a toccare un massimo di quasi 15.645 dollari a tonnellata a inizio giugno.
Tuttavia, a giugno e a luglio, la guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti ha innescato un crollo dei prezzi, proseguito fino alla fine dell’anno.
Inoltre, nel corso dell’anno, ci sono state anche le preoccupazione per le sanzioni statunitensi contro la Russia, un fattore che ha sostenuto i prezzi, ma non abbastanza.
In borsa, al London Metal Exchange (LME), le scorte di nichel sono diminuite. Sono passate da 350.000 tonnellate a inizio 2018 a 209.000 tonnellate alla fine di dicembre (-40%), un segnale che indica un deficit di approvvigionamento.
Cosa succederà nel 2019?
La domanda che molti si fanno per il nuovo anno è “quando ci sarà il boom dei veicoli elettrici e, di conseguenza, del nichel necessario alle batterie?“. Gli analisti ricordano che, anche nel 2019, il settore che consumerà più metallo sarà ancora quello metallurgico. L’acciaio inossidabile continuerà ad essere il primo utilizzatore di nichel per ancora molto tempo.
Certamente l’aumento della domanda di veicoli elettrici è un fatto, così come lo sviluppo di nuove produzioni per far fronte al picco di domanda provocato dalle batterie per veicoli elettrici. Proprio questo aumento della produzione, soprattutto in Indonesia e nelle Filippine, ha contribuito ad indebolire i prezzi lo scorso anno e, anche nel 2019, continuerà a schiacciarli verso il basso.
Anche l’azienda cinese Tsingshan (il più grande produttore mondiale di acciaio inossidabile), ha annunciato che la sua raffineria produrrà nichel per batterie e cobalto. Per l’esattezza, ne produrrà 50.000 tonnellate all’anno.
Prezzi in salita o in discesa?
In genere, gli esperti pensano che nel corso del 2019 non ci saranno grandi variazioni di prezzo rispetto ad oggi. Ma, se le controversie commerciali tra USA e Cina dovessero risolversi, gli scenari per i prezzi diventerebbero positivi.
Secondo gli analisti di FocusEconomics, i prezzi medi nell’ultimo trimestre 2019 saranno di 13.904 dollari per tonnellata, mentre nel 2020 scenderanno a 13.846 dollari.
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