Previsioni di mercato per le terre rare nel 2020

Una panoramica sulle prospettive delle terre rare per il 2020. Analisti ed operatori del settore condividono le loro opinioni.

Fino ai primi mesi del 2019, le terre rare erano metalli quasi sconosciuti per la maggior parte delle persone. Tuttavia, non appena la Cina ha minacciato di interrompere le forniture agli Stati Uniti, i riflettori dei media internazionali si sono accese.

Le terre rare vengono utilizzate nei magneti ad alta resistenza presenti in gran parte delle tecnologie più recenti, dagli smartphone alle turbine eoliche e ai veicoli elettrici. Sono uno dei maggiori problemi che esiste nel settore delle materie prime, dal momento che il mondo intero dipende solo dalle forniture cinesi.

Per questi motivi, l’Occidente sta cercando di creare catene di approvvigionamento meno dipendenti dalla Cina. Anche se la situazione è cambiata rispetto a 5 o 6 anni fa, quando il 98% delle terre rare erano cinesi (ora sono circa il 60%), rimane il problema che tutte le capacità a valle sono ancora concentrate in Cina.

Cosa è successo nel 2019?

In questo contesto abbastanza turbolento i prezzi della maggior parte delle terre rare sono diminuiti o sono rimasti piuttosto piatti per la maggior parte dell’anno, salvo poche eccezioni.

Tra i 17 elementi che compongono le terre rare, soltanto due hanno mostrato un notevole aumento dei prezzi: il ​​disprosio e il terbio. Entrambi sono utilizzati nei motori a magneti permanenti per veicoli elettrici e sono significativamente meno comuni del neodimio. I prezzi del disprosio in particolare sono aumentati del 45% nel terzo trimestre rispetto al primo trimestre. Poi si sono indeboliti verso la fine dell’anno.

Per completare il quadro degli avvenimenti più importanti del 2019, non va dimenticato il memorandum pubblicato dal governo degli Stati Uniti circa il suo impegno nel trovare modi per rafforzare la propria catena di approvvigionamento di terre rare. Paesi come l’Australia e il Canada si stanno muovendo nella stessa direzione.

Le prospettive per il 2020

Il mercato delle terre rare è meno trasparente rispetto a quello di altri metalli, soprattutto per quanto riguarda i prezzi. Ecco perché gli esperti del settore sperano che il 2020 possa portare ad una minore opacità del mercato, cosa che potrebbe attirare molti più investitori.

Passando invece alla questione di come si muoveranno i prezzi, molti sono fiduciosi sul fatto che la crescente importanza dei metalli critici si tradurrà in una crescita dei prezzi a lungo termine.

Secondo GeoMegA, i prezzi dell’ossido di neodimio continueranno a muoversi tra 40 e 50 dollari al chilogrammo. La crescita della domanda continuerà a provenire da un maggiore utilizzo, in attesa che i veicoli elettrici si impongano sul mercato globale.

Infine, vale la pena sottolineare che saranno le relazioni commerciali tra Washington e Pechino a influenzare in modo determinante anche il mercato delle terre rare. Se le decisioni importanti circa i negoziati commerciali tra le due super potenze verranno posticipate a dopo le elezioni presidenziali americane (novembre), i prezzi delle terre rare potrebbero rimanere stabili per tutto il 2020.

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