Previsioni 2022 per il nichel. Mercato in equilibrio, ma con prezzi sostenuti

Quali sorprese ci riserva il 2022 per il nichel? Gli esperti condividono le loro aspettative su domanda e offerta e le loro previsioni dei prezzi.

Il 2021 è stato superiore alle aspettative per quanto riguarda le performance del nichel. Infatti, il metallo è volato sopra i 20.000 dollari a tonnellata grazie ad una domanda in ripresa.

Naturalmente, nichel significa ancora acciaio, anche se continua a crescere il suo impiego nelle batterie dei veicoli elettrici (EV) e, nei prossimi anni, tutti scommettono in un grande progresso della domanda da parte di questo settore. Nonostante sia ancora un mercato significativamente inferiore a quello dell’acciaio inossidabile, Ing Group stima che il consumo di nichel nel settore delle batterie nel 2021 registrerà una crescita del 75% su base annua.

Un 2021 eccezionale

Come accennato, lo scorso anno è stato eccezionale, seppur volatile. I prezzi sono aumentati di oltre il 16 percento, superando la soglia dei 20.000 dollari e raggiungendo il massimo da oltre sette anni. Nessun analista, un anno fa, si aspettava che i prezzi sarebbero saliti così in alto.

Grafico prezzi nichel 2021 (contratto 3 mesi LME)
Grafico prezzi nichel 2021 (contratto 3 mesi London Metal Exchange)

Dopo un 2020 con prezzi scesi drasticamente, il 2021 era cominciato a 17.344 dollari. La riapertura delle economie dopo le rigide restrizioni dovute al COVID-19 ha supportato il metallo per tutto il primo trimestre del 2021 ma, sulle notizie provenienti da un importante produttore come Tsingshan che attenuavano le preoccupazioni per una carenza di offerta, i prezzi sono crollati.

Tuttavia, prima della fine del secondo trimestre, il nichel si è ripreso e, con una performance incredibile, ha chiuso l’anno sopra i 20.000 dollari.

Domanda e offerta nel 2022

Lo scorso anno la ripresa della domanda ha superato le aspettative, così come l’aumento della produzione in Indonesia è stato a dir poco sbalorditivo. Di contro, i due grandi produttori Norilsk Nickel e Vale hanno prodotto meno e il 2021 potrebbe registrare un deficit.

Ma anche con l’entrata nel nuovo anno, gli occhi continuano ad essere puntati sui maggiori paesi produttori di nichel del mondo: l’Indonesia e le Filippine. Non tira certo una buona aria per chi compra da questi paesi. L’Indonesia sta discutendo di vietare le esportazioni di prodotti di nichel contenenti meno del 70% di metallo e le Filippine hanno recentemente rilanciato un disegno di legge per eliminare gradualmente le esportazioni di minerali, per favorire la nascita di un’industria della trasformazione metallurgica all’interno del paese. Certamente, l’evoluzione di queste decisioni avrà un impatto significativo sulle forniture di nichel a livello globale.

Ma esiste anche un’altra minaccia per l’offerta di questo metallo. Si tratta dei mesi delle forti piogge in questi due paesi che possono causare interruzioni dell’approvvigionamento. Storicamente, durante la stagione delle piogge, i tassi di produzione si abbassano.

In questo contesto, il mercato avrebbe bisogno di nuovi fornitori ma, nonostante i prezzi elevati del nichel, ci sono pochi investimenti per sviluppare nuovi progetti.

Sul fronte invece della domanda, l’argomento che sta prendendo sempre più piede è quello delle batterie, visto l’uso del nichel nei catodi per i veicoli elettrici. Tuttavia, non tutti i catodi utilizzano il nichel. Per esempio, lo scorso anno è ripreso l’interesse da parte della Cina per i catodi di litio-ferro-fosfato (LFP), una tecnologia che ha sollevato alcune preoccupazioni tra gli investitori in nichel e cobalto. Secondo Wood Mackenzie, la tecnologia LFP è destinata a conquistare il 25% della quota di mercato.

Comunque non va dimenticato che, nonostante la domanda futura prevista per le batterie, è l’acciaio inossidabile a essere il principale motore della domanda di nichel. Cosa che continuerà ad essere vera anche nel 2022. La produzione di acciaio inox continua a crescere, in particolare in Cina e in Indonesia, alimentando la domanda di nichel.

Secondo l’International Nickel Study Group, la domanda globale di nichel dovrebbe aumentare a 3,04 milioni di tonnellate nel 2022 (nel 2021 era stata di 2,77 milioni di tonnellate). Gli analisti di CRU vedono invece una domanda stabile per quest’anno e immaginano un mercato relativamente equilibrato.

E i prezzi?

Innanzitutto, è interessante notare come gli esperti ritengono che nel 2022 il riciclo giocherà un ruolo chiave in questo settore. Sarà infatti il riciclo e i nuovi impianti di riciclaggio che potranno aiutare le forniture di metallo a crescere per il prossimo futuro.

Parlando invece di prezzi, Wood Mackenzie prevede che rimarranno forti nel 2022, a circa 19.800 dollari. Anche CRU Group conferma che le quotazioni resteranno su livelli elevati.

Un po’ sulla stessa linea, ma leggermente meno ottimista nel breve termine, Fitch Solutions. Durante la prima metà del 2022 i prezzi potrebbero indebolirsi, mentre le tensioni di mercato degli ultimi mesi si allenteranno. Questo significa che nei primi 6 mesi di quest’anno i prezzi dovrebbero scendere mediamente a 17.000 dollari a tonnellata, rispetto ad una media di 18.400 dollari dello scorso anno.

Tuttavia, sempre secondo Fitch Solutions, i prezzi del nichel dovrebbero raggiungere nuovi massimi storici entro il 2027, con una costante tendenza al rialzo a partire dal 2023.

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