Perché le Banche Centrali continuano a comprare oro?

Esistono alcune importanti ragioni per le quali le Banche Centrali possiedono grandi scorte di oro, che continuano ad accumulare.

Era dal 1999 che le principali Banche Centrali mondiali non avevano scorte d’oro come quelle raggiunte lo scorso anno.

Più di 33.000 tonnellate, compreso quelle del Fondo Monetario Internazionale (FMI), fanno si che quasi un quinto di tutto l’oro estratto nel mondo nel corso di tutta la storia, sia nelle mani degli organismi centrali. Ma questa crescita non è stata per nulla costante nel corso degli anni, anche se è dal 2008 che segue un trend crescente.

Anche per il 2017, gli analisti si attendono che le Banche Centrali rimangano acquirenti netti, come hanno fatto nel corso di questo decennio, contribuendo a circa il 10% della domanda complessiva.

riserve d'oro delle banche centrali

La domanda di oro delle Banche Centrali mostra storicamente una correlazione con l’andamento dei prezzi di mercato. Dalla fine del secolo scorso, i dati mostrano una correlazione negativa, spiegabile con la tendenza a comprare di più quando i prezzi scendevano e meno quando i prezzi crescevano. I livelli record raggiunti dalle quotazioni nel 2011 hanno coinciso con un aumento della domanda da parte dei mercati emergenti, guidati da India, Russia e Cina.

Negli ultimi dieci anni il più grande acquirente è stata la People’s Bank of China, che dall’ottobre 2016 non pubblica però alcun dato ufficiale a riguardo.

Anche la Russia non è stata molto da meno: in oltre 15 anni ha accumulato 1.260 tonnellate di oro per le sue riserve, con la metà degli acquisti concentrati nella primavera del 2014, quando le sanzioni europee e statunitensi hanno colpito il paese per l’annessione della Crimea. Mosca ha seguito la stessa tattica che il Sud Africa aveva adottato in passato: acquistare oro valuta con la locale dai produttori nazionali (la Russia, dal 2013, è sempre stata tra i primi tre paesi produttori del mondo), aiutando così la propria industria e facendo crescere il patrimonio della Banca Centrale. Inoltre, la Russia ha conseguito una desiderabile diversificazione delle riserve lontano dal dollaro americano.

Naturalmente, tutte le Banche Centrali vedono l’oro come un importante strumento di diversificazione, dal momento che quando le cose vanno male i suoi prezzi salgono. In altre parole, un modo efficace per abbassare il profilo di rischio di un paese.

Tutte queste caratteristiche uniche spiegano perché, più di 45 anni dopo gli accordi di Bretton Woods, le più importanti Banche Centrali del mondo detengono tanto oro e… continuano ad accumularne.

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