Nichel ai massimi di quasi 7 anni. La domanda è solida e l’offerta scarsa

Scorte nei magazzini LME basse e prospettive in miglioramento per la domanda cinese stanno spingendo i prezzi del nichel verso l’alto. Ma il prossimo anno le cose cambieranno…

Vento in poppa per i prezzi del nichel. La scorsa settimana, al London Metal Exchange (LME), il contratto a 3 mesi ha raggiunto 21.025 dollari a tonnellata, il massimo da quasi sette anni. Oggi, 29 novembre, il prezzo è di 20.150 dollari.

Le ragioni principali degli ultimi aumenti sono da trovare nelle scarse scorte nei magazzini di borsa e negli sforzi della Cina per sostenere la sua economia, con un impatto positivo sulle prospettive per la domanda di nichel.

L’anomalia del nichel

Negli ultimi mesi, il nichel si è comportato in modo anomalo rispetto agli altri metalli industriali. Da un minimo di 17.805 dollari il 5 ottobre, è balzato del 18% al massimo di 21.025 dollari il 23 novembre. Alluminio e rame, per esempio, si sono mossi quasi all’opposto.

Uno dei fattori principali dell’eccezionale prestazione del nichel rispetto agli altri metalli di base, è il fortissimo calo della disponibilità di metallo. Le scorte di magazzino LME hanno continuato a diminuire in questo trimestre, toccando le 59.562 tonnellate il 26 novembre, il livello più basso da dicembre 2019.

Meno preoccupazioni dal mercato immobiliare cinese

Guardando sul lato della domanda, il settore dell’acciaio inossidabile cinese ha risposto con forza alle recenti mosse delle autorità del paese che volevano calmare le preoccupazioni per il rallentamento economico. Il governo cinese ha infatti esortato i governi locali ad aumentare le vendite di obbligazioni per stimolare la domanda interna e per aiutare l’edilizia, nel tentativo di fermare il rallentamento economico.

Anche per questo, le preoccupazioni per la crisi del settore immobiliare cinese si stanno allentando, insieme a nuovi segnali positivi circa la domanda. Per esempio, a Chengdu, una città nel sud-ovest della Cina, le autorità hanno messo in atto misure a supporto delle società immobiliari garantendo liquidità a determinate condizioni. Gli analisti si aspettano adesso che l’esempio sarà seguito in altre aree del paese.

La crisi dell’offerta ha i mesi contati

Per quanto riguardo la disponibilità globale di nichel, quest’anno la maggior parte dei produttori ha sofferto interruzioni della produzione. Vale, Glencore e Norilsk non riusciranno a produrre quanto avevano preventivato per quest’anno.

Tuttavia, secondo Xiangyu Group Research Institute, la crisi di offerta sarà probabilmente un fenomeno a breve termine. Nel corso del 2022 verranno pronti tutta una serie di progetti che faranno crescere in modo significativo l’offerta globale, tanto da farle raggiungere l’equilibrio con la domanda. Tra l’altro, nei prossimi 8 mesi, arriveranno grandi forniture di nichel raffinato dall’Indonesia.

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