La Corea del Sud riduce la dipendenza dalle terre rare cinesi

Meno importazioni, per non dipendere totalmente dalla Cina in un momento difficile per il mercato delle terre rare.

La Corea del Sud è riuscita, nel corso dello scorso anno, a ridurre la propria dipendenza dalla Cina per le importazioni di terre rare (REE).

Infatti, le importazione dalla Cina hanno rappresentato il 54% del totale di quanto importato dalla Corea del Sud, in netto calo dal 78% del 2011.

Intanto da qualche settimana, la Cina ha ridotto del 27% le esportazioni di terre rare per il primo trimestre del 2013. Si passa da 21.226 tonnellate esportate nel 2012 a 15.499 tonnellate nel 2013 (primo lotto annuo di esportazione). Inoltre il più grande produttore cinese di terre rare, ha confermato il fermo degli impianti per il terzo mese consecutivo. I prezzi dei metalli sembrano aver recuperato terreno durante il periodo di inattività ma secondo alcuni osservatori le aspettative della società cinese sono per prezzi più elevati di quelli attuali.

Ma secondo gli addetti ai lavori, a causa della scarsa domanda, il mercato delle terre rare ha registrato miglioramenti molto scarsi. Per esempio, i prezzi di praseodimio e neodimio sono scesi durante la scorsa settimana. Anche per l’ossido di lantanio i fornitori hanno abbassato i prezzi, mentre per l’ossido di cerio le quotazioni sono cresciute leggermente.

Il mercato delle terre rare sta attraversando un momento difficile che sembra destinato a continuare.

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