Il metallo nascosto nell’auto elettrica

Il cuore di tutte le auto elettriche batte grazie ad un metallo pressoché sconosciuto ma dalle proprietà sorprendenti: il disprosio.

È assai probabile che leggendo il titolo di questo articolo, molte persone abbiano scoperto per la prima volta dell’esistenza del disprosio, un metallo che sta diventando sempre più importante nella produzione di molti dispositivi high-tech.

Il disprosio è uno di quei 17 elementi chiamati terre rare ed è stato scoperto nel lontano 1886 come impurità. Ma fino al 1950 non esisteva neanche un campione di disprosio puro. Il suo nome, derivante dal greco e che significa “difficile da raggiungere“, la dice lunga circa la sua rarità.

Ha un aspetto argenteo-metallizzato brillante, una bassa tossicità e non se ne conosce alcun ruolo biologico.

Un metallo per super-magneti

Come gli altri lantanidi, 15 elementi chimici metallici con numero atomico da 57 a 71, si trova nei depositi di monazite e bastnaesite, oltre che in minerali come la xenotime e la fergusonite.

Il suo impiego principale è nei magneti a base di neodimio, anche chiamati super-magneti. L’aggiunta di disprosio consente ai magneti di preservare il magnetismo anche alle temperature più elevate.

Qualcuno potrebbe pensare che un super-magnete sia una curiosità da laboratorio o un giocattolo istruttivo. Nella realtà, questo tipo di magneti è indispensabile per i motori e i generatori delle turbine eoliche e dei veicoli elettrici. Ma il disprosio viene impiegato anche nelle barre di controllo dei reattori nucleari, riuscendo ad assorbire facilmente neutroni senza gonfiarsi.

Il più costoso tra le terre rare pesanti

Purtroppo il disprosio sta diventando sempre più difficile da ottenere e ha costretto alcuni produttori di beni di consumo a ridurne le quantità usate. Ad esempio, nel 2013, Hitachi Metals ha ridotto l’uso di disprosio nei magneti NeoMAX, utilizzati nell’industria automobilistica.

Il disprosio, uno dei più costosi elementi delle terre rare pesanti, è fornito da un solo paese (la Cina), cosa che crea problemi di approvvigionamento e prezzi elevati.

Essendo il più grande produttore di terre rare a livello mondiale, non sorprende che la Cina sia anche il più grande produttore al mondo di disprosio. Anche se recentemente la stretta della Cina sul mercato delle terre rare si sta indebolendo (“Nuove scoperte di terre rare“), il paese fa ancora la parte del leone nella loro produzione.

Le preoccupazioni per la possibilità di una carenza di disprosio sono aumentate negli ultimi tempi, soprattutto a causa della forte domanda per i magneti necessari per la produzione di batterie per auto ibride ed elettriche e motori per turbine eoliche.

Come sanno gli investitori più informati, per i prossimi anni è previsto un deficit di disprosio, come per tutte le altre terre rare cosiddette pesanti. Motivo principale per il quale gli analisti prevedono che il prezzo di questo metallo sia destinato a salire.

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