Ormai è ufficiale: il World Gold Council (WGC) ha confermato che la Cina ha superato l’India come il più grande consumatore di oro mondiale.
Adesso, le domande che gli esperti si pongono sono: la Cina riuscirà a mantenere la sua posizione predominante? Come ha fatto il mercato cinese a raggiungere questi livelli? Quali sono le prospettive per i prossimi anni?
Dalla povertà allo sviluppo
Secondo l’ultimo rapporto del World Gold Council, non ci sono dubbi che lo sviluppo del mercato in Cina poggi su solide basi e che durerà per molti anni.
Durante gli ultimi decenni, la Cina è passata rapidamente dalla povertà allo sviluppo, diventando una grande economia, con una ricchezza in progressiva crescita. Il mercato dell’oro cinese ha seguito la stessa strada.
Ripensando a come si è arrivati a un così forte sviluppo, c’è da riflettere.
Per esempio, nel 1950, nel paese era vietato ai privati il possesso di oro e tutta l’industria orafa era sotto il controllo dello Stato. Soltanto dopo il 1978 il mercato dell’oro ha iniziato a nascere e dopo il 2002 è letteralmente esploso, anche se fino al 2004 era proibito possedere lingotti per investimento.
Il motore della domanda d’oro cinese: la gioielleria
Ma chi sta consumando tutto quell’oro in Cina? La risposta è abbastanza semplice: gli acquirenti di gioielli. Il settore della gioielleria è il motore principale della domanda d’oro cinese, rappresentando circa il 60% di tutte le richieste del settore privato nel 2013.
I fattori che ne determinano il successo sono fondamentalmente quattro:
- facile accessibilità – oltre l’85% delle 724 tonnellate di gioielli d’oro prodotti nel paese sono stati destinati al mercato interno;
- consumi della classe media – la crescita economica ha creato una classe media con un reddito disponibile per l’acquisto di generi di consumo non essenziali, come i gioielli;
- crescita dei matrimoni – l’età media della popolazione attiva è aumentata e così il numero di matrimoni, che producono un forte domanda di gioielli;
- richiesta di regali – in molte occasioni, come per esempio San Valentino, l’oro è utilizzato come regalo.
Un altro importante elemento per cui i cinesi prediligono l’oro come investimento è la scarsa disponibilità di altri investimenti, oltre ad una fondata paura dell’inflazione. Inoltre, i cinesi temono il mercato azionario, a causa delle possibili manipolazioni, e se ne tengono alla larga.
La Cina, pur essendo il più grande produttore di oro del mondo (15% della produzione mondiale), ne importa una quantità enorme, in gran parte da Hong Kong, anche per soddisfare la domanda della propria banca centrale, le cui riserve ufficiali sono di 1.054 tonnellate e secondo molti osservatori sono in forte aumento.
Secondo il World Gold Council, le prospettive nel lungo termine per il mercato dell’oro cinese rimangono molto positive.
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