Trovare oro è la sua missione. Nelle zone più pericolose e meno esplorate della Cina si muove come Rambo nelle giungle del Vietnam. La sua unità speciale è addestrata ad ogni evenienza ed pronta ad affrontare pericoli di ogni tipo.
Non è la sceneggiatura di un nuovo film di Hollywood e non parliamo di un nuovo personaggio cinematografico, ma di Zhang Zhao, comandante di plotone dell’unità speciale Gold Mining dell’esercito popolare cinese. Potrebbe scrivere un libro della sua vita ma è improbabile che lo faccia, il comandante Zhang ama il suo lavoro ed è felice di fare il proprio dovere per la sua nazione. Non è una questione di soldi ma una questione di orgoglio, che gli deriva da un lavoro che è vitale per la ricchezza del suo paese.
Durante la sua carriera ha scoperto più di 2.000 tonnellate di oro, che corrispondono a più di un terzo delle riserve di metallo giallo della Cina. Quando il comandante con la sua unità trovano oro, i diritti minerari vengono ceduti al governo cinese. Lo stipendio mensile di Zhang corrisponde a circa 600 dollari. La stima delle scoperte che ha effettuato dal 1979, anno in cui l’unità speciale Gold Mining fu creata, ammonta a circa 114 miliardi di dollari.
Le missioni lo hanno portato nelle zone più inesplorate e pericolose della Cina e della Mongolia: sulle montagne Hinggan, dove le temperature nei mesi più freddi arrivano a -50°C, mentre nei mesi esistivi puoi cucinare un’omelette sulle pietre esposte al sole. Gli animali in queste zone non sono attrattive per turisti ma pericoli reali, come l’orso nero, una specie di circa 150 kg che attacca spesso l’uomo senza alcuna provocazione.
La selezione per entrare a far parte dell’unità speciale Gold Mining è rigida e pochi riescono a passarla. Le condizioni operative in cui questa unità lavora sono estremamente difficili e pericolose. I soldati rivedono moglie e figli non più spesso di una volta all’anno. Lavorano duramente e senza tregua, nei periodi migliori riescono a fare un bagno una volta al mese e il rischio di contrarre malattie come la meningite è sempre presente. Nessuno ha mai reso pubblici i dati sulla mortalità in questa unità speciale.
Quando la Repubblica Popolare Cinese è stata fondata nel 1949, venivano estratte circa 10 tonnellate all’anno di oro. Nel 1974, l’allora il premier Zhou Enlai chiese al vice premier Wang Zhen di aumentare le riserve auree. Nel 1979 Wang decise che la strada migliore per estrarre più oro era di ricorrere all’esperienza militare. Fu allora che venne creata l’unita Gold Mining, selezionando soldati dell’Esercito Popolare Cinese. Nel 2007 la Cina diventa il maggior produttore mondiale di oro, posizione che detiene tutt’ora con 355 tonnellate estratte nel 2011.
Dalle sale operative di Wall Street e dai trading desk di Londra, dove avviene quotidianamente la fissazione del prezzo dell’oro, farebbero bene a riflettere sulla storia del capitano Zhang Zhao, per capire fino in fondo la differenza tra l’economia dell’Occidente e l’economia della Cina, la stessa differenza che intercorre tra l’economia virtuale e l’economia reale. Non è mai troppo tardi per imparare.
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