Chi c’è dietro le mani forti che muovono il nichel? Ecco tutti i retroscena…

Mentre i prezzi del nichel continuano a registrare nuovi massimi, dietro le quinte si stanno muovendo pochi grossi operatori con le loro scommesse sul futuro del metallo. Chi sono e su quali trend stanno scommettendo?

Il nichel è aumentato di circa il 17% solo nel corso di quest’anno (il 18 febbraio quota 24.500 dollari per tonnellata). La domanda è in forte crescita, mentre tutto lascia intendere che le forniture siano sempre più scarse. Nel frattempo, le scorte del London Metal Exchange (LME) sono crollate al livello più basso dal 2019.

Ma, come sanno i traders ben informati, il mercato del nichel è nelle mani di pochi grossi operatori.

“Pezzo Grosso” sta vendendo allo scoperto

Nella cerchia dei traders cinesi di materie prime tutti sanno che è Pezzo Grosso a piazzare le scommesse più grosse sui derivati di borsa. Pezzo Grosso è il soprannome di Xiang Guangda, l’imprenditore che vende contratti di nichel in borsa, in quantità impressionanti, per coprire la sua produzione di metallo contro il rischio di caduta dei prezzi. D’altronde la sua azienda, la Tsingshan Holding Group Co., è il più grande produttore mondiale di nichel, che fa lavorare oltre 40.000 dipendenti.

La società ha iniziato ad accumulare posizioni corte l’anno scorso, perché Pezzo Grosso voleva coprire l’aumento della produzione e credeva che l’aumento dei prezzi del nichel sarebbe svanito. Attualmente, non è chiaro quanto stia rischiando la Tsingshan Holding Group Co. per il rally del nichel ma, di certo, le vendite dei derivati allo scoperto riducono i guadagni della produzione del metallo e se i prezzi del nichel dovessero continuare a crescere Pezzo Grosso potrebbe finire nei guai.

Un solo investitore controlla almeno il 50% delle scorte LME

Xiang Guangda è al centro dello sconquasso di mercato che sta alimentando alcune delle più grandi oscillazioni dei prezzi del nichel degli ultimi anni. Ma non c’è soltanto lui a giocare pesante sul mercato del nichel. Secondo Bloomberg, c’è anche un altro grosso investitore che, da solo, controlla almeno la metà delle scorte LME e sta scommettendo sul rialzo delle quotazioni.

La situazione non promette bene per uno degli ingredienti chiave nella lotta contro il cambiamento climatico. Come ha detto anche Elon Mask, il patron di Tesla, la scarsità di nichel è uno dei maggiori ostacoli all’aumento della produzione di batterie per veicoli elettrici. Ma l’enorme influenza di una manciata di attori nel mercato rende il nichel potenzialmente esposto a grandi oscillazioni. Come quando Xiang Guangda ha fatto salire i prezzi aumentando le scorte nel 2019 o come quando ha provocato una breve caduta all’inizio del 2021 dopo aver svelato un modo più economico per produrre forniture per batterie.

Nessun segnale di ribassi in vista

Per ora, comunque, non ci sono segnali che i prezzi di mercato possano scendere. Secondo le più recenti previsioni di Goldman Sachs, la domanda di nichel supererà l’offerta di 30.000 tonnellate quest’anno, rispetto ad una precedente stima di 13.000 tonnellate.

Quello che i traders di domandano adesso è se Pezzo Grosso abbandonerà le sue posizioni ribassiste, passando sulla sponda dei rialzisti. Se ciò dovesse succedere, i prezzi del nichel potrebbero volare. Tuttavia, sembra che i contratti con scadenza a marzo abbiano iniziato a spostarsi su scadenze più lunghe. Forse, Xiang Guangda terrà duro per altri altri mesi nella sua scommessa al ribasso.

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