Non c’è futuro senza metalli rari

Durante l’ultimo convegno EMPA, ricercatori e scienziati hanno illustrato le ragioni per cui il nostro futuro senza metalli rari è del tutto impensabile.

Non è solo nei computer portatili, telefoni cellulari e schermi a LED che i metalli scarsi si trovano, ma anche nelle celle solari, batterie per le tecnologie mobili e molte altre applicazioni simili. La crescente domanda di questi metalli aumenta il rischio di una carenza nelle forniture.

Al Technology Briefing dell’EMPA, ricercatori e rappresentanti dell’industria hanno spiegato perché i metalli rari sono essenziali per molte tecnologie chiave e come l’immenente carenza possa essere evitata.

Non c’è futuro senza metalli rari“. Questo sembra essere il messaggio molto chiaro con il quale Peter Hofer, membro del consiglio d’amministrazione di EMPA, ha salutato gli ospiti al convegno Technology Briefing organizzato presso l’Accademia EMPA. Dopo tutto sono i metalli rari che nelle batterie e nei motori consentono ai veicoli elettrici di funzionare e nei convertitori catalitici consentono di ripulire i gas di scarico. Secondo Hofermateriali con proprietà speciali, sono essenziali se vogliamo trovare nuove soluzioni ai problemi causati dalle nostre sempre crescenti esigenze di mobilità“.

I metalli rari includono gallioindiocobaltoplatino e terre rare che vengono utilizzati (insieme con ferro e boro), per esempio, per produrre i potenti magneti necessari nelle turbine eoliche. I produttori usano il tantalio per i condensatori nei circuiti stampati (PCB) dei telefoni cellulari poiché questo metallo consente di immagazzinare (e rilasciare) in questi piccoli componenti, grandi quantità di energia elettrica. Più del 60% del tantalio estratto, viene usato in questa applicazione.

Brutte notizie

Ma come ha spiegato Patrick Wager, esperto di metalli rari, esiste anche un’altra faccia della medaglia. Queste materie prime, estratte e raffinate in pochi paesi, non hanno fonti alternative facili da trovare e hanno un tasso di riciclo molto basso: perciò vengono considerate materie prime critiche.

La Cina, per esempio, controlla completamente le forniture di terre rare, da cui vengono prodotti i magneti permanenti ad alte prestazioni. Wager, membro del laboratorio tecnologico dell’EMPA, ha aggiunto che le restrizioni all’esportazioni imposte dal governo cinese hanno fatto impennare i prezzi con rallentamenti nelle consegne. Sono stati fatti grandi sforzi per ridurre questa dipendenza, attraverso l’ampliamento delle possibili forniture al di fuori dalla Cina come negli Stati Uniti, in Australia e Groenlandia con conseguenti implicazioni anche per l’ambiente.

Il tantalio, richiesto per i micro-condensatori ad alte prestazioni, è considerato dall’industria della micro-elettronica come molto difficile da rimpiazzare e ad oggi non è possibile recuperarlo alla fine del ciclo di vita dei prodotti. In particolare, preoccupa che il tantalio venga estratto illegalmente in alcuni paesi del Centro Africa, in condizioni inumane e che gli utili derivanti dalla sua vendita servano a finanziare feroci guerre civili.

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