La chiusura dello stabilimento di zinco di Portovesme, gestito da Glencore, anticipata rispetto alla data prevista, ha suscitato proteste dei lavoratori e del governo italiano, che ha definito la decisione “inaccettabile e provocatoria.” La crisi è attribuibile agli elevati costi energetici che rendono non sostenibile la produzione di zinco in Europa, spingendo le multinazionali a spostarsi verso paesi con costi energetici inferiori.
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