La crescita della produzione di auto elettriche nel breve termine potrebbe essere influenzata negativamente dalla interruzione delle forniture.
È questo il verdetto di un nuovo rapporto del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti intitolato “Strategie per i materiali critici 2011“. Il documento prende in esame cinque metalli appartenenti al gruppo terre rare: disprosio, neodimio, europio, terbio e ittrio. Questi metalli sono utilizzati nei magneti per le turbine eoliche e di veicoli elettrici oppure nei fosfori per i sistemi di illuminazione a risparmio energetico.
Secondo il rapporto, la domanda di questi tipi di materiali è cresciuta più rapidamente rispetto ad altri metalli comuni, come per esempio l’acciaio. Ciò a causa dei consumi crescenti di telefoni cellulari, computer, televisori a schermo piatto e tecnologie energetiche pulite.
La relazione conclude che i produttori di energia eolica e di veicoli elettrici stanno studiando startegie alternative per sopperire alla potenziale carenza di questi metalli rari.
Per esempio, i produttori di turbine eoliche stanno studiando sistemi con un più basso impiego di terre rare, mentre i produttori di veicoli elettrici stanno studiando motori a induzione senza terre rare.
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