Attese di un 2017 radioso per il nichel

Nel 2016 i prezzi del nichel sono saliti e, per il nuovo anno, gli analisti e gli investitori rimangono molto ottimisti.

Chi segue il mercato del nichel, ricorderà quanto travagliato sia stato il 2015 e quanti timori ci fossero per il futuro.

Ma nel 2016, i prezzi del nichel hanno iniziato a volare in alto, così come altri metalli industriali, sostenuti dal boom edilizio e dall’allargamento delle maglie del credito in Cina, che potrebbero aumentare la domanda nei prossimi mesi.

Inoltre, l’offerta di metallo potrebbe subire una contrazione a causa dei tagli alla produzione nelle Filippine, uno dei più importanti produttori mondiali, a seguito della chiusura di molte miniere per motivi ambientali. Perciò, gli analisti sono molto positivi per il 2017 e prevedono che il nichel potrebbe diventare la stella del nuovo anno.

Certo, il 2015 sembra lontano decenni, quando il metallo perdeva oltre il 40%, con la discesa ai minimi di 12 anni all’inizio del 2016 (a febbraio valeva 7.580 dollari a tonnellata). Ma a metà dello scorso anno, i prezzi sono rimbalzati e a fine anno le quotazioni avevano già raggiunto i 10.010 dollari a tonnellata.

Secondo molti analisti, il nichel ha ancora un buon potenziale per futuri rialzi

Secondo molti analisti, il nichel ha ancora un buon potenziale per futuri rialzi, grazie all’aumento della popolazione e all’urbanizzazione nelle economie emergenti come la Cina e l’India, insieme agli investimenti previsti per il miglioramento delle infrastrutture e per l’espansione del sistema industriale.

Secondo Morgan Stanley, i prezzi del metallo nel 2017 raggiungeranno 11.657 dollari a tonnellata. Anche Wood Mackenzie e Citigroup sono rialzisti, soprattutto per la prima metà del 2017.

Gli ultimi dati rilasciati dal World Bureau of Metals Statistics parlano di un consumo di nichel raffinato, nei primi dieci mesi del 2016, in crescita di 104.900 tonnellate rispetto all’anno precedente. Secondo Economic Times, il mercato del nichel è sul punto di vedere un aumento della domanda da parte dei produttori di lega e di altri settori consumatori di metallo.

Il 2016 si è concluso in deficit, una situazione che dovrebbe perdurare fino al 2020. Secondo Macquarie, il deficit globale aumenterà a 93.000 tonnellate nel 2017, dalle 67.000 tonnellate del 2016.

Ad alimentare l’ottimismo si sono aggiunti i risultati delle elezioni degli Stati Uniti che, con le promesse di Trump di ricostruire le infrastrutture del paese, hanno migliorato le prospettive di tutte le materie prime.

Per l’International Nickel Study Group, nonostante il difficile contesto economico, l’utilizzo di nichel nel mondo continuerà a crescere nel 2017 per l’aumento della produzione di acciai inossidabili austenitici in tutti i mercati principali.

I prossimi mesi saranno certamente interessanti per il mercato del nichel e gli investitori farebbero bene a non staccare gli occhi da quanto accadrà nelle Filippine a proposito di nuove miniere da chiudere o da riaprire. Come sempre, dal canto nostro, non mancheremo di tenervi informati…

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