Un’OPEC dell’alluminio per salvare i produttori?

La Rusal, il gigante dell’alluminio russo, propone un’OPEC dell’alluminio per provare a contenere la produzione cinese.

Una proposta che farà certamente discutere quella della UC Rusal, che mira a creare un’organizzazione globale dell’alluminio, sulla falsariga dei produttori di petrolio con l’OPEC.

Secondo Reuters, il più grande produttore del mondo di alluminio al di fuori dei confini cinesi, durante una conferenza sul Mar Nero, ha proposto la creazione di un club tra i più importanti produttori di metallo.

Nell’occasione, Denis Manturov, Ministro del Commercio russo, ha parlato della creazione di una politica unica nel settore delle norme e delle tecnologie, sottintendendo ad un meccanismo per frenare il crescente dominio della Cina nel mercato dell’alluminio primario, che oggi produce oltre la metà di tutto l’alluminio mondiale.

Nonostante gli smelter occidentali abbiano ridotto la produzione, il mercato globale rimane in eccesso di offerta

Rusal, fino a pochi anni fa, era il più grande produttore di alluminio del mondo, prima di essere sorpassata da Hongqiao nel 2015 e nel 2016. La Cina ha esportato più alluminio di tutto quello prodotto dalla Rusal negli ultimi due anni, oltre 4 milioni di tonnellate.

Nonostante gli smelter occidentali abbiano ridotto la produzione, il mercato globale rimane in eccesso di offerta, poiché la Cina continua ad aggiungere nuova capacità produttiva, con costi sempre più bassi. Fondamentalmente, l’industria dell’alluminio cinese è stata in grado di ridurre i costi grazie all’impiego di metallo liquido, fornito direttamente alle fabbriche vicine agli smelter.

In tale contesto è abbastanza logico che aziende come Rusal, sotto il controllo statale centralizzato, cerchino una via di salvezza in qualche meccanismo per la regolazione delle forniture globali e a sostegno del prezzo. Certamente, è abbastanza discutibile l’efficacia di meccanismi del genere.

A parte la difficoltà di aggregare diversi produttori attorno ad una medesima politica commerciale, proprio il caso dell’OPEC non sembra sia stato così favorevole al mercato del petrolio. Semmai è stato fonte di grande instabilità per il mercato e, tornando all’alluminio, mancherebbe soltanto l’instabilità a peggiorare le cose per produttori e consumatori…

Per fortuna, per il momento, le reazioni dei principali produttori alla proposta russa sono state tiepide.

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