Bugie e false speranze dell’economia

Siamo proprio sicuri di interpretare correttamente i dati economici ufficiali? Un’analisi impietosa dei pericoli che sta correndo l’economia più grande del mondo.

Le bugie hanno le gambe corte, soprattutto in economia, e nessuno può prevedere come i governi potranno cavarsela quando la verità verrà a galla.

L’economia americana, il motore del mondo, negli ultimi 40 mesi sembra stia vivendo un periodo d’oro, una sorta di rinascimento economico dove i titoli azionari delle società quotate in borsa si rincorrono in una gara a chi cresce di più.

Quanto potrà potrà durare questa colossale bugia? Quanto durerà una crescita drogata dal denaro falso, una stabilità finanziaria falsa, una crescita di posti di lavoro fasulli, dei numeri sull’inflazione fasulli e una falsa crescita del reddito?

La fiducia, soprattutto quando è ingiustificato, è un rivestimento molto sottile. E quando la fiducia scompare, le reazioni dei mercati sono sempre impulsive e violente.

Consideriamo il numero di posti di lavoro dal 1990 ad oggi, suddivisi tra produzione e coloro che lavorano come baristi e camerieri. Ebbene, il numero di camerieri e baristi è quasi lo stesso di quanti lavorano nell’industria. Come è possibile?

La verità è che vi è stata poca o nessuna crescita della produzione e il settore manifatturiero è rimasto al palo. Al contrario, sono aumentate le persone disposte a lavorare a qualsiasi condizione come barista o cameriere, a bassi stipendi e senza alcuna possibilità di carriera.

La più grande economia del mondo non è mai uscita dalla recessione

Per questo, un numero crescente di economisti e analisti sostengono che la più grande economia del mondo non è mai uscita dalla recessione.

Recentemente, il Wall Street Journal, ha pubblicato i dati relativi ai cosiddetti Millenials, persone al di sotto dei 35 anni di età. Una fascia di consumatori sulla quale sono riposte molte speranze per la crescita dell’economia statunitense.

Ebbene, questi dati mostrano che i Millenials stano ereditando una quantità di debito enorme, mentre stanno risparmiando sempre di meno. Le finanze personali di questa generazione sono in una situazione molto critica, nonostante i dati ufficiali parlino di cinque anni di crescita economica e di creazione di occupazione duratura. Hanno bassissima capacità di far fronte a spese impreviste, sono lontanissimi dal poter diventare un giorno proprietari di un’abitazione, non hanno alcuna speranza di poter azzerare i loro debiti e l’età alla quale potranno andare in pensione continua ad aumentare.

Per la prima volta nella storia i più grandi governi del mondo hanno sostanzialmente rinunciato a fare politiche economiche per generare crescita della produzione, dei redditi reali, dell’innovazione, dell’imprenditorialità e dei posti di lavoro. Hanno preferito delegare totalmente il compito ai banchieri centrali.

La ricchezza di tutto il sistema finanziario è stata costruita sulle spalle dei risparmiatori. Questa è la verità.

La verità verrà a galla e tutti scopriremo che l’illusione della crescita non può sostenere l’economia reale, ma soltanto l’economia finanziaria. Quel giorno dovremo essere tutti disposti a tagliare il nostro tenore di vita.

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