L’ostacolo più grande per chi volesse investire in terre rare è nel riconoscere gli che sono raggruppati sotto questo nome.
A differenza dei metalli base e dei metalli preziosi, non è molto facile reperire informazioni affidabili e precise su questo argomento. Inoltre, le terre rare costituiscono un mercato molto piccolo, in termini di tonnellate, rispetto per esempio a oro, rame o alluminio.
Perciò, cercheremo di fornire qualche informazione di base sull’argomento.
Le terre rare, o RE (Rare Earths), o REE (Rare Earth Elements) o REM (Rare Earth Metals), sono un gruppo di 17 metalli raggruppati in due categorie principali: quelle pesanti e quelle leggere.
Terre rare pesanti (HREE – heavy rare earth elements)
- Ittrio, utilizzato per schermi, leghe e TV.
- Terbio, utilizzato per laser, leghe e celle a combustibile.
- Disprosio, utilizzato per laser e TV.
- Olmio, utilizzato per laser.
- Erbio, utilizzato per laser e acciai al vanadio.
- Tulio, utilizzato come sorgente di raggi-X e per ceramiche.
- Itterbio, utilizzato per laser a infrarossi e vetri ad alta reattività.
- Lutezio, utilizzato per scanner PET e catalizzatori.
Terre rare leggere (LREE – light rare earth elements)
- Samario, utilizzato per magneti, laser e luci.
- Neodimio, utilizzato per magneti.
- Lantanio, utilizzato per batterie ricaricabili.
- Cerio, utilizzato per batterie, catalizzatori, produzione di vetri e acciai
- Praseodimio, utilizzato per magneti e per colorare il vetro.
- Scandio, utilizzato per per leghe di alluminio e nell’industria aerospaziale.
- Europio, utilizzato per schermi TV.
- Gadolinio, utilizzato per magneti e superconduttori.
- Promezio, utilizzato per batterie nucleari.
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