Le terre rare hanno subito nel corso del 2015, pesanti tracolli di prezzo, causati da un eccesso di offerta, come nel caso del cerio e del lantanio, e di un trend al ribasso che ha coinvolto anche i metalli più richiesti, come quelli utilizzati nella produzione di magneti.
Un brutto colpo per molte aziende impegnate nel settore, come nel caso della canadese Molycorp costretta a presentare istanza di fallimento.
In un simile contesto, la Cina ha rafforzato ulteriormente la propria posizione dominante sul mercato internazionale, restando il produttore della maggior parte delle terre rare del mondo. Tuttavia, nonostante questo predominio schiacciante, esistono anche altri paesi impegnati nella produzione di questi importanti elementi.
I dati dello US Geological Survey (USGS), riferiti al 2015, fotografano perfettamente questa situazione.
1CINA (produzione mineraria annua: 105.000 tonnellate). Il paese continua ad accumulare terre rare ed è destinato a rimanere il più grande detentore mondiale anche in futuro. Secondo gli esperti, entro il 2020, la Cina metterà un limite annuale alla produzione interna, con un prevedibile forte impatto sull’intero mercato internazionale.
2AUSTRALIA (produzione mineraria annua: 10.000 tonnellate). Importante incremento produttivo rispetto all’anno precedente (+2.000 tonnellate) di un paese che detiene le terze più grandi riserve di terre rare del mondo. Si prevede che la produzione australiana aumenterà nei prossimi anni.
3STATI UNITI (produzione mineraria annua: 4.100 tonnellate). Negli Stati Uniti la produzione di terre rare è aumentata nel corso degli ultimi dieci anni, ma l’ultimo anno ha visto un calo di 1.300 tonnellate.
4RUSSIA (produzione mineraria: 2.500 tonnellate). Nel 2013, il paese ha investito un miliardo di dollari nella produzione di terre rare, con l’obbiettivo di riuscire a soddisfare totalmente la domanda interna entro il 2017. Tuttavia, le quantità prodotte nel 2015 si sono mantenute stabili rispetto all’anno precedente.
5THAILANDIA (produzione mineraria annua: 1.100 tonnellate). La Thailandia ha avuto un grosso incremento della produzione, passando da 300 tonnellate nel 2014 a 1.100 tonnellate nel 2015. Anche se le riserve di terre rare del paese non sono note, è assai probabile che la Thailandia giocherà un ruolo significativo sul mercato mondiale, Cina esclusa.
6MALESIA (produzione mineraria annua: 200 tonnellate). Il paese ospita la più grande raffineria di terre rare del mondo, di proprietà dell’australiana Lynas Corporation. Nonostante i problemi politici che hanno ritardato l’apertura dello stabilimento nel 2013, il nuovo impianto ha aiutato la Malesia a diventare un giocatore importante sul mercato internazionale dei minerali delle terre rare.
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