Più forte dell’acciaio e più leggero dell’alluminio: il Galvorn

Conduttivo, resistente, leggero e biocompatibile. Il Galvorn è un nuovo materiale ad alte prestazioni per un mondo a basse emissioni di carbonio.

I nuovi materiali ci hanno ormai abituati a non stupirci più di tanto visto che quasi con non passa giorno che vengano inventati nuove leghe o materiali dalle variegate proprietà.

Ma, nel caso del Galvorn, lo stupore è d’obbligo. Questo nuovo materiale, più resistente dell’acciaio, più leggero dell’alluminio e conduttivo come il rame, ha infatti tutto il potenziale per rivoluzionare il panorama della tecnologia verde.

Un’alternativa al rame puro

Gli esperti della DexMat, azienda con sede a Houston (Stati Uniti), sottolineano come il loro prodotto costituisca un’alternativa al rame puro, un metallo fondamentale nell’elettronica.

Come riporta GreenBiz, Galvorn è il risultato di un investimento di oltre 20 milioni di dollari da parte di due agenzie di ricerca della U.S. Air Force, del Dipartimento dell’Energia, della NASA e di altri grandi colossi della tecnologia.

Il nuovo materiale si presenta sotto forma di nastro, di filato, di filo o di rete ed è stato realizzato utilizzando una tecnica high-tech che prevede la scissione degli idrocarburi. I suoi creatori hanno detto che il processo è stato in parte ispirato dal romanzo “Il Signore degli Anelli” di JRR Tolkien.

Veicoli più leggeri e più veloci

Le potenziali applicazioni del Galvorn sono numerose: da veicoli più leggeri e più veloci a pale di turbine eoliche più leggere, oltre a batterie con una migliore conduttività per migliorare lo stoccaggio dell’energia rinnovabile. Inoltre, l’inserimento di fibre di Galvorn nel calcestruzzo e in altri materiali da costruzione potrebbe rafforzare e garantire una maggiore durata degli edifici e delle infrastrutture.

Attualmente, viene già utilizzato per aiutare a sbrinare le ali degli aeroplani.

L’azienda produttrice, la DexMat, è comprensibilmente entusiasta del nuovo materiale e prevede che potrà avere un grande e positivo impatto sulla crisi climatica, sulla transizione verso l’energia pulita e sulla mobilità elettrica.

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