È arrivata HP Metal Jet, una nuova tecnologia di stampa 3D per la produzione in grandi volumi di parti metalliche.
Secondo HP, questa tecnologia è in grado di produrre parti metalliche con standard qualitativi industriali. Inoltre, consente di avere costi di produzione inferiori rispetto ad altri metodi, offrendo al contempo una produttività 50 volte superiore.
Ad oggi, è già in uso negli stabilimenti della GKN Powder Metallurgy e della Parmatech, che servono clienti del calibro di Volkswagen, Wilo, Prio Medical Group e Okay Industries.
Stampa 3D per la produzione di massa
Le implicazioni di quella che potremmo chiamare una nuova rivoluzione industriale digitale, sono enormi. Ne verranno certamente coinvolti i settori automobilistico, industriale e medico, che producono miliardi di parti metalliche ogni anno. La stessa HP, che produce tre miliardi di componenti per vari settori industriali, il prossimo anno utilizzerà HP Metal Jet per la produzione di componenti per i propri clienti.
Se fino a pochi anni orsono la tecnologia di stampa 3D era considerata economica soltanto per la produzione di pochi pezzi, adesso si apre un futuro per la produzione di massa. E per le aziende che la impiegano nasceranno nuove opportunità di business, fino ad ora proibitive in termini di costi.
Volkswagen ha subito sposato la nuova tecnologia
Volkswagen utilizzerà la tecnologia di HP per la produzione di diversi componenti automobilistici. Ma la casa automobilistica tedesca pensa soprattutto ai suoi veicoli elettrici, dove le parti leggere sono la chiave del successo. Attualmente, una singola vettura può contenere da 6.000 a 8.000 pezzi che, utilizzando HP Metal Jet, potranno essere prodotti senza dover costruire strumenti di produzione (come, per esempio, gli stampi).
Quanto costerà la nuova tecnologia? HP ha chiarito che HP Metal Jet sarà disponibile ai primi consumatori ad un prezzo di 399.000 dollari e che le consegne inizieranno nel 2020.
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